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Afghanistan, Pentagono: “Risarciremo i familiari delle vittime dell’ospedale bombardato”

Il Dipartimento della difesa Usa ha annunciato di voler risarcire i familiari delle vittime del bombardamento dell’ospedale di Medici senza frontiere.
A cura di Antonio Palma
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Gli Stati Uniti sono pronti a risarcire i familiari delle vittime del bombardamento effettuato dai caccia Usa sull'ospedale di Medici senza frontiere a Kunduz, in Afghanistan. Lo hanno assicurato oggi dal Pentagono spiegando che l'amministrazione statunitense è pronta a mettere in atto i passi opportuni per fare i conti con quello che è stato definito un tragico incidente e un danno collaterale dei bombardamenti nel Paese. "Il Dipartimento della difesa Usa crede che sia importante lavorare alle conseguenze del tragico incidente" ha dichiarato infatti in conferenza stampa il portavoce del Pentagono, Peter Cook, aggiungendo: "Uno dei passi che il Dipartimento potrebbe fare  è una compensazione adeguata per i civili non combattenti feriti e le famiglie dei civili non combattenti uccisi". Si tratta ovviamente solo di una dichiarazione di intenti e che a quanto pare escluderebbe tutti i combattenti che si trovavano nell'ospedale per essere curati. Di conseguenza anche le somme di questo risarcimento sono per il momento ancora tutte da determinare.

Medici senza frontiere dal suo canto ribadisce la richiesta di un'indagine internazionale indipendente sul bombardamento del suo ospedale. L'organizzazione non governativa si appella alla Convenzione di Ginevra sui crimini di guerra e chiede che venga fatta luce al più presto sui responsabili e che questi siano puniti. Anche se nei giorni scorsi sul caso era intervenuto direttamente il presidente Usa Barack Obama, che aveva chiesto pubblicamente scusa a Medici senza frontiere e telefonato al presidente afghano per le condoglianze, Washington non sembra per nulla intenzionata ad accettare questa richiesta. Il Pentagono infatti ha sottolineato di aver già avviato le opportune indagini interne per accertare la catena di comando che ha portato all'ordine di bombardamento. Anche il governo afghano ha nominato una commissione locale che dovrà condurre un'indagine autonoma sull'attacco aereo.

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