Afghanistan, Nato: “Italia, Germania e Turchia disposte a mantenere truppe”
Dopo che il governo Usa ha deciso di prolungare la propria presenza in Afghanistan, dove i militari americani sono schierati da 14 anni, secondo la Nato anche l’Italia, la Germania e la Turchia vanno verso il mantenimento delle rispettive truppe nel Paese. Il controllo che i talebani hanno avuto per un breve periodo sul capoluogo provinciale Kunduz ha alimentato i timori sulle capacità delle forze afghane, e sia gli Stati Uniti di Barack Obama che gli alleati Nato dicono che devono essere gli eventi, e non la tabella di marcia, a dettare la progressiva riduzione della presenza straniera nel Paese. Il generale Philip Breedlove, a capo delle forze Nato in Europa, ha detto di avere ricevuto assicurazioni sul fatto che Paesi Nato manterranno i propri militari con i quasi 10.000 americani presenti in Afghanistan. “Diversi dei nostri maggiori contributori ci hanno già comunicato che resteranno coi livelli attuali”, ha detto Breedlove a Reuters. La scorsa settimana, dopo l’annuncio di Obama, era stato il premier Matteo Renzi a dire che l’Italia sta considerando la possibilità di tenere i suoi militari in Afghanistan ancora un anno. A differenza degli Usa, la Nato non ha mai fissato un termine per la missione di addestramento in Afghanistan, che attualmente vede impegnati più o meno 6.000 militari di circa 40 Paesi tra membri Nato, Stati Uniti e altri alleati.
La precisazione del ministero della Difesa – In riferimento alla notizia attribuita a fonti Nato il ministero della Difesa ha comunque precisato che per il momento “nessuna comunicazione è stata inoltrata alla stessa Nato circa la proroga della presenza del contingente italiano in Afghanistan”. La Difesa ha fatto notare che era stato appunto lo stesso premier ad affermare che l'Italia sta valutando una richiesta del governo americano di proseguire la missione ma che al momento non è stata presa alcuna decisione. “Così come è altrettanto chiaro che ci sarà un percorso parlamentare”, così dalla Difesa.
