Afghanistan, le attiviste di Pangea sono state picchiate dai talebani: “Vedere lividi è straziante”
"Alcune donne di Pangea sono state picchiate dai talebani". L'annuncio, terribile, arriva dai canali social dell'onlus milanese, che da giorni sta raccontando l'emergenza e la paura delle attiviste. "Vedere le foto con i loro lividi è stato straziante – si legge in una storia Instagram – I bambini hanno assistito a scene di violenza inaudita e sono molto spaventati". Pangea ha diffuso le immagini delle donne arrivate, dopo giorni di paura, all'aeroporto di Kabul. La strada per raggiungere l'unico punto di uscita dall'Afghanistan, dove è possibile l'evacuazione, è pericolosissima. In tante, hanno vissuto e vivono ancora rinchiuse mentre, come aveva spiegato proprio la onlus, è cominciata la caccia alle donne, che sono il "nemico numero uno per i talebani".
La foto dei lividi sul corpo di un'attivista è stata condivisa proprio da Pangea, che ha mostrato anche le immagini di alcune donne a bordo di un aereo pronto per l'evacuazione. Ma è solo l'inizio. "Da venerdì Pangea lavora senza sosta per aiutare le colleghe di Kabul e le loro famiglie a raggiungere l'aeroporto – scrive ancora l'onlus milanese – Sono stati giorni difficili. Le donne dello staff di Pangea e le loro famiglie sono rimaste intrappolate nella folla per ore, senza acqua, anche con bambini piccolissimi tra le braccia".
La buona notizia è che da questa mattina tutte le donne attiviste di Pangea e le loro famiglie sono riuscite ad arrivare all'aeroporto di Kabul. Ora aspettano di essere evacuate, mentre alcune di loro già sono state imbarcate: "Le attiviste di Pangea sono state forti e hanno resistito – si legge ancora – Hanno combattuto come leonesse per entrare in quell'aeroporto. Da questa mattina all'alba le donne di Pangea e loro famiglie sono tutte all'interno dell'aeroporto di Kabul. Le abbiamo salvate insieme". Secondo quanto si apprende dalla onlus milanese sarebbero circa le 240 persone, tra attiviste, collaboratrici e i loro familiari, in attesa di raggiungere l'Italia.