Afghanistan, i Talebani entrati a Kabul: “Non useremo la violenza, rispetteremo donne e cittadini”
I Talebani sono arrivati nella capitale dell’Afghanistan Kabul. L’ordine è quello di attendere alle porte della città e non entrare, in attesa che si possa arrivare a una transizione pacifica. “Non ci sarà alcuna vendetta” sul popolo afghano, assicura il portavoce dei talebani: “Assicuriamo alle persone in Afghanistan, in particolare a Kabul, che le loro proprietà e le loro vite sono al sicuro. La nostra leadership ha ordinato alle nostre forze di rimanere alle porte di Kabul, di non entrare in città. Stiamo aspettando un trasferimento pacifico del potere”, afferma Suhail Shaheen alla Bbc. Lo stesso portavoce, secondo quanto riporta il Guardian, avrebbe offerto anche altre garanzie: “Rispetteremo i diritti delle donne. La nostra politica è che le donne avranno accesso all'istruzione e al lavoro. Nessuno dovrebbe lasciare il Paese, abbiamo bisogno di tutti i talenti e le capacità, abbiamo bisogno di tutti”.
Afghanistan, verso governo di transizione
Il presidente afghano, Ashraf Ghani, intanto avrebbe lasciato il Paese, secondo quanto riferisce l’agenzia locale Tolonews. I negoziatori talebani sarebbero andati al palazzo presidenziale per un trasferimento pacifico dei poteri, senza alcun attacco alla capitale. Secondo quanto riportano alcune fonti diplomatiche citate dai media internazionali, sarà l’ex ministro dell’Interno Ali Ahmad Jalali a guidare il governo di transizione una volta formalizzate le dimissioni del presidente Ghani. Migliaia di civili in queste ore sono in fuga dalla città. Secondo la Nato una soluzione politica per l’Afghanistan è “più urgente che mai”.
Talebani conquistano la città di Charikar
I talebani rivendicano anche il controllo della base aerea e della prigione di Bagram, alla periferia di Kabul. Mentre nelle ultime ore hanno conquistato anche la città di Charikar, il principale centro della valle del Kohdaman e capitale della provincia di Parvan. “Durante la rapida operazione di oggi il governatore provinciale, il capo della polizia e il centro di intelligence sono passati sotto il completo controllo dei Mujahedin”, ha annunciato su Twitter un altro portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid. “Un gran numero di armi, strumenti e attrezzature sono nelle mani dei Mujahedin”, ha aggiunto.
Il rimpatrio degli italiani in Afghanistan
Il piano di evacuazione del personale dell’ambasciata italiana a Kabul e degli altri italiani presenti è in corso: il personale e i cittadini sono arrivati all’aeroporto di Kabul e alle 21.30 locali è prevista la partenza. Oggi i militari del comando operativo di vertice interforze “raggiungeranno la capitale afghana a bordo di un KC767 dell'Aeronautica Militare e avranno il compito di dirigere e coordinare a Kabul il rientro in Patria del personale diplomatico, dei connazionali e dei collaboratori afghani”. L’evacuazione del team militare italiano avverrà “nel più breve tempo possibile attraverso un ponte aereo assicurato con voli commerciali il 16 agosto e dal 17 proseguirà con aerei KC767 dell'Aeronautica Militare”, comunica lo Stato Maggiore della Difesa.