Afghanistan, i talebani avanzano e conquistano anche Kunduz ma il ritiro Usa non si ferma
L'avanzata dei talebani in Afghanistan, tra attacchi sanguinari e atrocità, non si ferma ma non si ferma nemmeno il piano di ritiro delle truppe statunitensi dal Paese che ha dato il via all'offensiva degli integralisti islamici. Dall'inizio del ritiro degli eserciti occidentali, le truppe talebane continuano a ottenere successi sul campo di battaglia e nelle ultime settimane hanno riconquistato vaste aree nel paese. L'ultimo successo militare in ordine di tempo è stata la conquista della principale città settentrionale dell'Afghanistan, Kunduz, presa domenica, ma in precedenza stessa sorte era toccato ad altri due capoluoghi regionali come Sar-e-Pul e Taloqan. Da venerdì ben cinque capoluoghi son finiti sotto il controllo dei talebani che però non accennano a fermarsi.
Del resto la presa di Kunduz, oltre che simbolica perché per lungo tempo ha rappresentato una roccaforte della militanza talebana nel nord, è anche strategica per controllare i traffici della zona rappresentando una sorta di crocevia da cui partono collegamenti con altre città importanti. Anche per questo il Pentagono ha inviato nelle scorse ore alcuni bombardieri B-52 e AC-130H Spectre con l'obiettivo di aiutare le forze di Kabul che sembrano impotenti di fonte all'avanzata dei talebani. Nonostante l'iniziativa militare, però, secondo il New York Times, il presidente americano Joe Biden per ora non cambia i piani del ritiro che prevedono il rientro delle truppe Usa dal Paese entro la fine del mese. A questa velocità di avanzata, però, si rischia di perdere la capitale Kabul ancora prima dell'addio definitivo. "Considerate la situazione della sicurezza e la riduzione dello staff, la capacità dell'ambasciata di assistere i cittadini americani in Afghanistan è estremamente limitata, persino nella capitale" ha ammesso l'ambasciata statunitense consigliando a tutti i cittadini americani di lasciare il Paese.
Dopo aver preso il controllo di vaste aree della campagna, i talebani infatti ora stanno prendendo di mira le città chiave. Pesanti combattimenti ad esempio sono stati segnalati anche a Herat, nell'ovest, e nelle città meridionali di Kandahar e Lashkar Gah proprio mentre le tre città del nord cadevano sotto il controllo dei talebani a poche ore l'una dall'altra. La situazione nel Paese è caotica e già migliaia di civili hanno dovuto lasciare le loro case compresi neonati e bambini piccoli. "Vent’anni di guerra inutile. Bombe, morti e feriti come il primo giorno” denunciano anche da Emergency.