Afghanistan, attentato kamikaze davanti all’ambasciata russa a Kabul: morti due funzionari
Attentato kamikaze davanti all'ambasciata russa a Kabul in Afghanistan. L'esplosione è avvenuta questa mattina a pochi metri dall'ingresso dell'edificio, dove un uomo si è fatto esplodere uccidendo 25 persone tra le quali due funzionari russi. Secondo quanto riporta l'agenzia Ria Novosti "l'esplosione è avvenuta davanti all'ambasciata russa. Molte ambulanze sono andate nella zona, potrebbe esserci un gran numero di vittime". Secondo quanto riporta la stampa locale le persone rimaste ferite sarebbero invece 11.
Stando a quanto ricostruito finora sembra che l'attentatore, che ha agito da solo, si sia avvicinato ai cancelli dell'ambasciata nella capitale dell'Afghanistan, dove si è poi fatto esplodere. La polizia lo ha individuato mentre si dirigeva verso l'ambasciata e ha tentato di abbatterlo riuscendo anche a colpirlo ma prima di essere ucciso il kamikaze è riuscito ad attivare gli esplosivi che aveva addosso.
"L'attentatore suicida prima di raggiungere l'obiettivo, è stato riconosciuto e colpito a colpi di arma da fuoco dalle guardie dell'ambasciata russa", ha riferito a Reuters Mawlawi Sabir, capo del distretto di polizia in cui è avvenuto l'attacco.
La Russia è uno dei pochi paesi ad aver mantenuto un'ambasciata a Kabul dopo che i talebani hanno preso il controllo del paese più di un anno fa e, nonostante Mosca non riconosca ufficialmente il governo talebano, è in trattativa con alcuni funzionari su un accordo per la fornitura di benzina e altri prodotti.
Quello di oggi è l'ultimo di una serie di attacchi che si sono registrati in tutto il paese negli ultimi mesi: solo venerdì diverse bombe sono esplose all'esterno di una moschea uccidendo diversi civili e un religioso di alto profilo filo-talebano, che quest'anno aveva chiesto la decapitazione di coloro che commettevano "il più piccolo atto" contro il governo.