Washington, aereo passeggeri si schianta contro elicottero militare: almeno 30 i morti, si cercano dispersi
Grave incidente aereo a Washington DC. Un volo dell’American Airlines, il numero 5342, si è scontrato con un elicottero militare Sikorsky H-60 impegnato in un'esercitazione e si è inabissato nel fiume Potomac, nei pressi dell’aeroporto ‘Ronald Reagan', a pochi chilometri dalla Casa Bianca.
Ci sarebbero almeno 30 morti.
Il sindaco Muriel Bowser ha confermato che "entrambi i velivoli sono finiti in acqua" e che a bordo dell’aereo dell’American Airlines si trovavano 64 persone, mentre sull’elicottero militare viaggiavano tre membri dell’equipaggio. "La nostra priorità ora è salvare vite, ed è su questo che tutto il personale è concentrato", ha dichiarato il primo cittadino della capitale degli Stati Uniti.
Le immagini dell’incidente sono state registrate da una webcam di Earthcam.
Incidente aereo a Washington, almeno 30 morti
L’incidente è avvenuto in una delle aree aeree più trafficate e sorvegliate al mondo, a pochi chilometri dalla Casa Bianca, dal Campidoglio e dal Pentagono. Secondo la Federal Aviation Administration, l’aereo di linea – un jet CRJ-700 – era decollato da Wichita, in Kansas, con quasi tutti i posti occupati e si stava preparando all’atterraggio nella capitale statunitense.
A bordo del velivolo si trovavano 64 persone, di cui 60 passeggeri e quattro membri dell’equipaggio. Nell’elicottero militare, invece, viaggiavano tre soldati, come confermato dall’esercito americano. A seguito dell’incidente, tutti i voli in partenza e in arrivo dallo scalo sono stati sospesi almeno fino alle 5 del mattino di giovedì (le 11 in Italia).
Secondo un primo bilancio riportato dalla CBS, che cita fonti della polizia, sono stati recuperati almeno 30 corpi senza vita, mentre altre quattro persone sono state salvate. Sono circa 300 i soccorritori impegnati nella ricerca dei dispersi e nel recupero dei corpi nel Potomac. Lo ha detto il capo dei vigili del fuoco della capitale John Donnelly in una conferenza stampa all'aeroporto Reagan. "È un'operazione altamente complessa, con condizioni estreme", ha sottolineato.
Lo schianto a pochi chilometri dalla Casa Bianca
Ancora ignote le cause: una delle prime ipotesi è quella dell'errore umano, oltre a quella del problema tecnico. L'Fbi ha intanto escluso che si tratti di un atto di terrorismo.
L’incidente è avvenuto in una delle aree chiaramente più sorvegliate al mondo, a pochi chilometri dalla Casa Bianca, mentre l'aereo si trovava a poco più di cento metri di altitudine, in fase di avvicinamento finale alla pista dell’aeroporto locale.
Pochi istanti prima dell’impatto, la torre di controllo aveva istruito il Black Hawk militare – con tre persone a bordo e impegnato in un volo di addestramento – a "transitare dietro" all’aereo di linea, che era stato reindirizzato poco prima sulla pista 33 dello scalo, la più corta.
Pochi secondi dopo, i due velivoli si sono scontrati. Il transponder radio del CRJ ha smesso di trasmettere a circa 2.400 piedi dalla pista, più o meno a metà del fiume Potomac.
Il commento di Donald Trump sul disastro aereo
Donald Trump è stato informato della tragedia aerea.
"L'aereo si trovava su una linea di avvicinamento all'aeroporto perfetta e di routine. L'elicottero andava nella direzione dell'aereo da un lungo periodo di tempo. È una notte chiara, le luci dell'aereo erano accese, perché l'elicottero non si è alzato o abbassato, perché non ha virato? Perché la torre di controllo non ha detto all'elicottero cosa fare, invece di chiedergli se avesse visto l'aereo? Questa è una brutta situazione che avrebbe dovuto essere evitata. Non va bene!". Così il presidente degli Stati Uniti in un post sul suo social Truth.