Aereo scomparso, fermati in Malesia 11 terroristi
La polizia malese ha arrestato 11 persone, di età compresa tra i 22 e i 55 anni, con presunti legami ad al-Qaeda e sospettate, tra le altre cose, di essere coinvolte nel sequestro del Boeing 777, l’aereo della Malaysia Airlines scomparso l’8 marzo scorso mentre era in volo da Kuala Lumpur a Pechino con 239 persone a bordo. La notizia è apparsa sul britannico Daily Mail: gli 11 fermati, tra di loro ci sono studenti, uomini d’affari, impiegati e anche una giovane vedova, sarebbero sotto interrogatorio da una settimana. Secondo quanto riporta il quotidiano inglese, le loro testimonianze porterebbero ad avvalorare l’ipotesi che l’aereo malese sarebbe stato oggetto di un atto terroristico. Ma intanto la polizia malese avrebbe smentito tale legame. “Non c'è assolutamente nessuna connessione tra gli arresti e l'aereo”, è quanto dichiarato poche ore dopo la diffusione della notizia dall'ispettore generale della polizia malese, Khalid Bakar, all'Nbc.
E non si fermano, intanto, neppure le ricerche dell'aereo scomparso. Anzi, saranno estese ulteriormente nell'Oceano Indiano e copriranno un'area molto più vasta del fondo oceanico. I Paesi coinvolti nelle ricerche hanno incaricato un team di esperti internazionali di rianalizzare dall'inizio tutti i dati disponibili sulla rotta del volo, per essere sicuri che si stia cercando nella zona giusta. La settimana scorsa il primo ministro Abbott aveva annunciato la conclusione ufficiale delle ricerche aeree e l'espansione di quelle sottomarine.
