Aereo precipitato in Brasile, identificato il pilota: le ipotesi sulle cause dello schianto
Gli investigatori brasiliani sono al lavoro per esaminare il contenuto della scatola nera dell‘aereo di linea precipitato venerdì vicino a San Paolo, per capire cosa possa aver causato lo schianto. Per ora sono tutte ipotesi. Gli esperti forensi stanno anche procedendo ad identificare i resti delle 62 persone che sono rimaste tragicamente uccise nell'incidente. Le prime vittime ad avere un nome sono il pilota Danilo Santos Romano, di 35 anni, e il suo copilota Humberto de Campos Alencar e Silva.
Il pilota aveva oltre dieci anni di esperienza e lavorava con la Voepass Linhas Aéreas dall'anno scorso. I corpi si trovano in un obitorio della capitale, dove in queste ore stanno arrivando anche i familiari delle vittime, mentre procedono gli esami per le identificazioni. Un processo complicato anche a causa dell'incendio divampato subito dopo lo schianto.
L'aereo, un bimotore, era partito dallo stato di Paranà qualche minuto prima di mezzogiorno, ora locale, in direzione di Guarulhos, nello stato di San Paolo. Le ultime comunicazioni con la torre di controllo sarebbero avvenute attorno alle 13.22, poco prima dello schianto. Sui social media hanno presto iniziato a diffondersi video che mostrano l'aereo anche in volo, che inizia a precipitare in una spirale verticale prima di cadere al suolo.
Secondo una delle ipotesi più accreditate – ma per capire quello che è successo bisognerà aspettare gli esiti degli esami della scatola nera – a incidere su quanto accaduto ci sarebbero le temperature gelide. Secondo quanto riportato dall'aeronautica militare, dalla cabina non sarebbero state comunicate anomalie o condizioni meteorologiche avverse, ma la formazione di ghiaccio sulle ali dell'aereo potrebbe essere una possibile causa dell'incidente.
Secondo Flightradar24, un servizio di monitoraggio del traffico aereo, l'aereo viaggiava a un'altitudine di circa 5.200 metri, quando ha perso improvvisamente quota, scendendo in pochi secondi di 80 metri. Sarebbe poi riuscito a risalire per alcuni secondi, per poi precipitare definitivamente. In quell'area e a quell'altitudine, secondo Flightradar24, c'è il rischio che si possa formare il ghiaccio sulla superficie dell'aereo, un eventualità pericolosa in quanto può incidere sul peso del velivolo e sulla sua generale aerodinamicità, compromettendo la capacità di volare.
Voepass ha precisato che non solo l'aereo fosse sottoposto a regolare manutenzione, compreso il giorno prima dell'incidente, ma anche che il sistema antighiaccio – di cui sono dotati tutti gli aerei per i rischi appena visti – funzionasse perfettamente.