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Aereo caduto sul Sinai, Reuters: “Bomba piazzata da un meccanico EgyptAir”

Un meccanico, il cui cugino si è unito all’Isis in Siria, avrebbe messo la bomba sul volo russo della Metrojet che si è schiantato lo scorso ottobre sul Sinai con 224 persone a bordo. Lo riferisce in esclusiva l’agenzia Reuters.
A cura di Susanna Picone
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Un meccanico dell’EgyptAir, il cui cugino si è unito all’Isis in Siria, è accusato di aver messo la bomba sul volo russo della Metrojet che lo scorso ottobre si è schiantato sul Sinai con 224 persone a bordo. A riportare la notizia in esclusiva è l’agenzia Reuters, che cita fonti vicine alle indagini. Fino a questo momento l’Egitto non aveva trovato prove di un piano terrorista per abbattere l’aereo distrutto mentre sorvolava la penisola del Sinai dopo essere decollato dall’aeroporto di Sharm el Sheikh. Secondo le fonti di Reuters – che vogliono restare anonime per la delicatezza delle indagini – il meccanico della compagnia EgyptAir sarebbe stato già arrestato. Circostanza che però viene negata da responsabili per la sicurezza egiziana, così come da un funzionario del ministero dell’Interno del Cairo. “Lo Stato islamico, venendo a conoscenza che un parente di uno dei loro affiliati lavorava all’aeroporto, ha dato a questa persona una bomba in una borsa”, spiegano le fonti, secondo cui appunto il cugino del meccanico si è unito all’Isis circa un anno e mezzo fa. “Gli è stato detto di non porre alcuna domanda e di portare la bomba sull’aeroplano”, hanno aggiunto le fonti.

Il meccanico e altri dipendenti arrestati – Oltre al meccanico sarebbero stati arrestati due poliziotti dell’aeroporto e un addetto ai bagagli sospettato di averlo aiutato. La compagnia aerea finora però ha negato l’arresto di qualcuno dei suoi dipendenti. Dopo l'attentato dello scorso ottobre in rete era apparsa una foto che sarebbe stata pubblicata dall’Isis e che ritraeva la bomba rudimentale utilizzata per fare esplodere l'aereo russo. Apparentemente quella bomba era stata nascosta in una lattina di Schweppes. Già poche ore dopo la tragedia, costata la vita a tutte le persone a bordo dell’aereo, i jihadisti dello Stato islamico avevano rivendicato l’attentato.

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