video suggerito
video suggerito

Aereo caduto in Sinai, Londra: “Bomba in stiva”. Anche la Russia ferma i voli

Anche il presidente degli Stati Uniti parla di ipotesi attentato. Le intelligence statunitense e britannica erano state le prime a parlare di una bomba a bordo dell’aereo Metrojet. Italiani ancora bloccati, EasyJet: “Le autorità egiziane stanno bloccando i voli di ritorno da Sharm”.
A cura di Susanna Picone
314 CONDIVISIONI
Immagine

UPDATE ore 22.30 – Salta ancora una volta il rimpatrio degli italiani bloccati a Sharm el Sheikh dopo lo stop ai voli deciso dalla compagnia EasyJet a seguito dell'incidente aereo del volo Metrojet in Egitto. Quando sembrava ormai tutto pronto infatti EasyJet ha annunciato che il volo di mezzanotte per Milano Malpensa è stato nuovamente bloccato. "Il piano di recupero dei passeggeri italiani non è più attuabile contrariamente a quanto precedentemente annunciato", hanno spiegato dalla compagnia di volo. A bordo del velivolo sarebbero dovuti salire 153 passeggeri.

UPDATE ore 20.30 – Media francesi: La scatola nera avrebbe registrato l'esplosione di una bomba. Una delle scatole nere del volo Metrojet caduto nella penisola egiziana del Sinai avrebbe registrato il rumore dell'esplosione di una bomba pochi attimi prima che l'aereo si schiantasse. A rivelarlo la televisione France 2 citando una fonte investigativa anonima. "Il suono di un'esplosione che ha avuto luogo durante il volo può essere ascoltato sulle registrazioni della scatola nera" avrebbe riferito la fonte al canale televisivo, sottolineando che "il rumore non è stato causato da un guasto al motore".

UPDATE ore 19.50 – Anche per Mosca Prevale l'ipotesi attentato. Nonostante le rassicurazioni pubbliche, anche tra le autorità russe ormai prevale l'ipotesi attentato sul volo Metrojet caduto in Egitto. A consigliare a Putin di firmare il provvedimento di sospensione tutti i voli russi per l’Egitto infatti sarebbe stato il capo dei servizi segreti russi, Aleksandr Bortnikov, dopo le informazioni raccolte dagli 007 di Mosca. Secondo i media britannici, sarebbero state proprio le informazioni raccolte dall'intelligence britannica e da quella statunitense nelle comunicazioni web tra membri dell'Isis tra Siria ed Egitto a far propendere Londra e Washington per l'ipotesi bomba a bordo. L'ipotesi più plausibile quindi ora diviene quella di un ordigno portato a bordo da un passeggero o nascosto in un bagaglio fatto salire sul velivolo probabilmente a causa degli scarsi controlli nello scalo di Sharm el Sheikh. Prorio nello scalo egiziano, a seguito dello stop ai voli delle compagnie aeree, è ormai caos con decine di magliaia di turisti bloccati.

UPDATE ore 17.10 – I turisti italiani bloccati in Egitto partiranno nella notte – La procedura di rientro degli italiani da Sharm ha subito un netto rallentamento, in seguito alla decisione delle autorità egiziane di limitare a 8, sui diciotto previsti, i voli EasyJet in partenza dall'Egitto. Successivamente la compagnia britannica ha fatto sapere che nella notte partirà un volo con 157 persone per Malpensa e nei prossimi giorni altri voli sono stati schedulati. Sono due i voli autorizzati dalle autorità egiziane da e verso Sharm El Sheikh a EasyJet che è in attesa della conferma circa il permesso di operare quello verso Milano Malpensa. "Equipaggi e flotta sono pronti a decollare" precisa la compagnia che "esprime rammarico poiché il piano di rientro è stato compromesso dalle autorità egiziane".

UPDATE ore 15.55 – Putin ordina stop a voli su Egitto. Il presidente russo Vladimir Putin ha deciso di sospendere i collegamenti aerei con l'Egitto finché non saranno chiare le cause dell’incidente nel Sinai. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalla Tass.

Stati Uniti e Gran Bretagna sarebbero sempre più convinti che a uccidere le 224 persone a bordo dell’aereo russo della Metrojet sia stata una bomba dello Stato Islamico. Bomba o portata a bordo dell’Airbus A320 da un passeggero oppure – e questa sarebbe l’ipotesi ritenuta più probabile – nascosta in un bagaglio fatto salire a bordo del volo probabilmente a causa degli scarsi controlli nello scalo con la complicità di un addetto alla sicurezza dell'aeroporto di Sharm el Sheikh, sulla cui validità Londra aveva sollevato dubbi dieci mesi fa. Lo rivelano, sembra citando le stesse fonti, i due quotidiani britannici Times e Daily Telegraph. Anche la BBC conferma che gli inquirenti britannici ritengono che l'Airbus russo sia esploso a causa di una bomba che si trovava nella stiva del velivolo. Intelligence britannica e statunitense avrebbero raccolto comunicazioni web tra membri dello Stato Islamico tra Siria ed Egitto.

Le dichiarazioni di Obama – Di un ordigno ha parlato anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Secondo il presidente americano c’è la “possibilità” che sia stata una bomba a causare il disastro dell’aereo russo in Sinai. “Credo ci sia la possibilità di una bomba a bordo dell’aereo precipitato nel Sinai e la stiamo valutando seriamente”, ha detto Obama commentando per la prima volta l’incidente. In precedenza il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, aveva detto di non poter escludere nulla, compreso che si sia trattato di un atto terroristico. L'inchiesta sull'aereo precipitato sabato “richiederà quantomeno diversi mesi”, ha dichiarato dal canto suo il capo dell'ente aeronautico russo Rosaviatsia, Aleksandr Neradko.

Enac dispone controlli aggiuntivi per i voli da Sharm – Intanto dopo il disastro aereo in Egitto l'Ente nazionale per l'aviazione civile ha disposto che le compagnie aeree nazionali che hanno voli programmati in partenza da Sharm El Sheikh “effettuino per proprio conto controlli di sicurezza (security) aggiuntivi rispetto a quelli che vengono normalmente eseguiti presso l'Aeroporto di Sharm”. Questi controlli addizionali, ha spiegato l'Enac, verranno effettuati in via precauzionale e in attesa di indicazioni certe sulle cause che hanno determinato la sciagura in Sinai. L'Enac, inoltre, ha fatto sapere che EasyJet che ha annunciato la cancellazione dei voli dall'Italia verso Sharm El Sheikh, si sta occupando della riprotezione e del rientro dei propri passeggeri attualmente presenti nella località egiziana. La decisione di molti Paesi di sospendere precauzionalmente i voli da Sharm el-Sheikh ha messo in grosse difficoltà migliaia di turisti, rimasti bloccati nella località turistica egiziana sul Mar Rosso.

Russia: “Non sappiamo come Gb ipotizzi bomba” – “Non sappiamo che dati usino i nostri colleghi britannici” per supporre che il disastro aereo sui cieli del Sinai sia stato provocato da una bomba: lo ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, aggiungendo che Londra “non ha condiviso” con Mosca queste informazioni. Intanto secondo quanto riferiscono fonti vicine alle indagini citate dal Kommersant i dati presenti sulla scatola nera che registra i parametri di volo non aiutano a stabilire le cause del disastro aereo sui cieli del Sinai. Secondo le fonti, stando alle registrazioni, “tutti i sistemi funzionavano regolarmente” e l'aereo “dopo il decollo ha quasi raggiunto l'altezza prestabilita, dopo è avvenuto un evento dopo il quale la registrazione di tutti i parametri si è fermata in un attimo”.

EasyJet, sospesi piani rientro turisti – Le autorità egiziane hanno sospeso i piani della compagnia aerea EasyJet per riportare in patria i turisti bloccati a Sharm el-Sheik: lo ha reso noto la stessa società.

314 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views