Aereo caduto: il copilota della Germanwings aveva delle tendenze suicide
Andreas Günter Lubitz, 27 anni, tedesco, copilota della Germanwings, che martedì 24 marzo avrebbe fatto precipitare volontariamente il volo 4U 9525 sul massiccio dei Trois-Évêchés, nelle Alpi francesi, causando la morte sua e delle altre 149 persone a bordo, "prima di avere la licenza” per volare “era stato sottoposto a psicoterapia, per quella che è stata documentata come una tendenza suicida". Lo ha dichiarato Christoph Kumpa, portavoce della procura di Duesseldorf. Col passare dei giorni la biografia di Lubitz si arricchisce di nuovi inquietanti particolari. "Prima di ottenere il brevetto di volo, Lubitz era stato sottoposto a sedute di psicoterapia per un tentativo di suicidio" ha riferito Kumpa. "Non ci sono prove che abbia annunciato precedentemente le proprie intenzioni e non abbiamo trovato lettere che contengano una confessione da parte sua", ha spiegato il procuratore.
Il passato di Lubitz
Andreas Lubitz è fortemente sospettato di aver fatto precipitare volontariamente il volo della Germanwings. Secondo gli inquirenti, l’ipotesi più probabile è che il copilota abbia chiuso volontariamente la porta della cabina, tenendo volontariamente fuori il comandante, e abbia azionato il bottone per la perdita di altitudine, con l’intento di far schiantare l’aereo. Secondo quanto trapelato Lubitz non sarebbe neanche dovuto essere su quell’aereo il giorno della tragedia. Avrebbe infatti tenuto nascosto un certificato medico che gli impediva di volare. Tra gli altri particolari emersi nei giorni scorsi quello relativo al problemi agli occhi. Una malattia che avrebbe nascosto ad amici e azienda. I fatti certi: nel 2009 manifestò un grave episodio depressivo che lo costrinse a interrompere la scuola di volo. "Non c’era nessuna lettera d’addio, né alcun documento che desse indicazioni di fede politica estremista. Ma tante, tante prove di una malattia acuta, e continue terapie tuttora in corso", ha fatto sapere venerdì la Procura di Düsseldorf.