Aereo abbattuto, gli USA: “La Russia ha fornito i missili”. Trovate le scatole nere
Update Ore 16.40 – Usa: "Missile ceduto dalla Russia ai separatisti" – Mentre sembra esserci l'accordo per il trasferimento delle 198 salme recuperate dalle macerie del boeing della Malaysia Airlines che si è schiantato in Ucraina, continua il rimpallo di accuse tra separatisti filorussi e Kiev con precise accuse anche alla Russia. I cadaveri sono stati presi in consegna da medici legali e poi sono stati messi su vagoni ferroviari frigoriferi partiti alla volta di Donetsk, roccaforte dei filorussi, ma sul posto ci sono molti miliziani armati. I filorussi hanno garantito la sicurezza degli esperti internazionali nell'area dello schianto, ma sono stati accusati di aver bloccato l'ingresso degli osservatori Ocse. Sul caso è intervenuto oggi anche il segretario di stato americano, John Kerry, che ha sottolineato come "nell'ultimo mese c'è stato un flusso di armi dalla Russia" verso i separatisti ucraini che ha favorito l'incidente. Kerry ha spiegato che ad abbattere l'aereo sono stati probabilmente i ribelli, sottolineando che secondo le informazioni dell'intelligence americana il sistema missilistico che è stato utilizzato per abbattere il volo MH17 è di provenienza russa. "È abbastanza chiaro che si tratti di un sistema che è stato trasferito dalla Russia e messo nelle mani dei separatisti" ha rivelato il capo della diplomazia americana che poi ha denunciato la situazione "grottesca" intorno al sito dell'aereo malese abbattuto tre giorni fa. "Quello che sta succedendo è veramente grottesco ed è il contrario di tutto quello che il presidente Vladimir Putin e la Russia hanno detto che faranno" ha lamentato Kerry in riferimento al ritrovamento del scatole nere e alle prove cancellate. Insieme ai corpi di alcune delle vittime dell'incidente in effetti sul posto sarebbero state già prelevate le scatole nere dell'aereo ma non si sa e dove finiranno anche se i separatisti hanno fatto sapere che consegneranno le scatole nere all'Ente internazionale per l'aviazione civile.
UPDATE: L'agenzia stampa Interfax ha citato l'account twitter di un separatista secondo cui le scatole nere sarebbero state trovate e portate a Donetsk. Ieri, Alexander Borodai, leader dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, aveva assicurato che, se trovate, le scatole nere sarebbero state consegnate agli esperti internazionali.
Cresce di giorno in giorno la tensione tra Russia e Stati Uniti. In seguito all'abbattimento del volo di linea della Malaysian Airlines nel quale sono morte 298 persone, l'intelligence americana ha fatto sapere di avere fondati sospetti che sia stata Mosca a fornire ai filorussi in Ucraina sofisticati sistemi missilistici, rimossi in fretta e furia dopo l'incidente del volo MH17. A renderlo noto è il Wall Street Journal, che sostiene come il Cremlino abbia dato ordine di rimuovere ogni prova della presenza di sistemi di contraerea. Dello stesso avviso è il governo ucraino, che fin da subito ha puntato il dito contro i ribelli accusando la Russia di fornire loro armi e missili. Dal canto suo Mosca nega ogni coinvolgimento con il disastro aereo.
Quel che è certo è che, come prevedibile, per trovare la verità sarà necessario molto tempo. Kiev accusa la Russia di star tentando di occultare le prove di un suo coinvolgimento nel disastro aereo e di star trasportando i resti del velivolo e i cadaveri in una zona sotto la sua protezione. Il Cremlino, invece, rispedisce al mittente le accuse sostenendo che l'Ucraina sta facendo di tutto per sabotare le indagini e chiedendo che gli ispettori internazionali arrivino al più presto sul posto. Posizione, quest'ultima, identica a quella dei filorussi, che hanno diramato un comunicato nel quale chiedono la presenza di osservatori internazionali in cambio di un cessate il fuoco "almeno per tutta la durata dell'inchiesta sul sito"
In questo quadro è giallo sulle scatole nere. Il governo malese infatti ha confermato che non sono state ritrovate e da parte loro i filorussi hanno sostenuto di non averle mai prese in consegna. Ovviamente solo questi oggetti possono fare chiarezza su quanto accaduto all'aereo, facendo luce anche sulle responsabilità della tragedia. Nel frattempo Mark Rutte, primo ministro olandese, paese che detiene il tremendo record di vittime (192), avrebbe avuto ieri un'accesa conversazione telefonica con Vladimir Putin, al quale avrebbe chiesto di prendersi le sue responsabilità e facilitare l'accesso degli ispettori nella zona. Anche David Cameron ha puntato il dito contro la Russia, arrivando a paventare sanzioni più severe. Il numero uno del Cremlino, dal canto suo, ha rispedito al mittente ogni accusa e concordato con Angela Merkel la creazione di una commissione d'inchiesta indipendente guidata dall'Onu.