video suggerito
video suggerito

Adolescenti organizzano scontro su Instagram e si presentano armati, 15enne ucciso al parco da 16enne

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti inglesi, la vittima e l’assassinio, avevano pianificato lo scontro su Instagram come parte di una lite che durava da giorni. Il 15enne ha subito una sola coltellata al petto che però si è rivelata fatale.
A cura di Antonio Palma
440 CONDIVISIONI
La vittima Zane Smart
La vittima Zane Smart

Accoltellato a morte da un ragazzino suo coetaneo con il quale aveva organizzato sui social uno scontro a colpi di coltello, così è stato ucciso il 15enne Zane Smart, un ragazzino britannico ritrovato senza vita in un parco di Wolverhampton, in Inghilterra, il 27 maggio dello scorso anno. Lo ha stabilito il processo per omicidio a carico dell'assassinio reo confesso, un ragazzo che all'epoca dei fatti aveva solo 16 anni.

L'imputato minorenne, la cui identità non può essere rivelata a causa della sua età, è stato ritenuto colpevole di omicidio all'unanimità da una giuria dopo il processo davanti alla Wolverhampton Crown Court con l'accusa di omicidio. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la vittima  e l'assassinio, ora 17enne, avevano pianificato lo scontro su Instagram come parte di una lite che durava da giorni.

Immagine

Secondo la polizia, entrambi i giovani erano armati di coltello e inizialmente si erano incontrati fuori da un Bar concordato sui social prima di trasferissero in un'area vicino allo Shropshire Union Canal. Zane era arrivato poco prima delle 16 in bicicletta, la stessa bici con la quale si era poi allontanato ferito a morte e che è stata ritrovata accanto al suo corpo in un cespuglio.

Il luogo del ritrovamento della vittima
Il luogo del ritrovamento della vittima

Il 15enne ha subito una sola coltellata al petto che però si è rivelata fatale causandogli un'emorragia interna e la perforazione del polmone. L'omicida invece ha riportato solo ferite lievi. Zane è risalito in sella dopo il combattimento ma è crollato poco dopo. I testimoni hanno detto alla corte di averlo trovato sdraiato a faccia in giù in un cespuglio. A quel punto inutili si sono rivelati i soccorsi medici giunti sul posto.

L'imputato, durante il processo, ha testimoniato sostenendo di essersi solo difeso durante il combattimento perché Zane brandiva un grosso coltello. L'adolescente ha detto ai giurati di aver pugnalato Zane "per proteggersi" dopo essere rimasto "spaventato" dalla vista della grande lama. Ora rischia di trascorrere anni dietro le sbarre di un carcere.

440 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views