Adolescente scompare durante una vacanza: viene stuprata e data in pasto ai coccodrilli
Brittanee Drexel, adolescente newyorkese, scomparve a 17 anni, nel 2009, durante lo "spring break", le tradizionali vacanze di primavera festeggiate dagli studenti statunitensi. All'insaputa dei genitori, la ragazza era partita per Myrtle Beach, in South Carolina e da lì non ha mai più fatto ritorno. Per molti anni i genitori l'hanno cercata ovunque, con l'aiuto delle autorità locali hanno provato a battere ogni pista possibile senza però mai arrivare a un epilogo della triste vicenda.
Subito dopo la sua scomparsa, i genitori di Brittanee partirono per la South Carolina per le ricerche e per molte settimane distribuirono a chiunque incontrassero i volantini con la fotografia della figlia, sperando di trovare qualcuno che potesse fornire loro qualche indizio utile. Per molti anni, però, la vicenda è rimasta pressoché un giallo senza soluzione, fino a pochi mesi fa, quando Taquan Brown, un detenuto condannato per omicidio volontario, ha rivelato a un agente dell'Fbi che la ragazza prima di morire sarebbe stata violentata da un gruppo di persone, uccisa con due colpi di pistola e il suo corpo gettato in una fossa poco lontano, una fossa infestata dai coccodrilli che ne avrebbero mangiato i resti, facendo così scomparire il cadavere della diciassettenne.
"Il nostro cuore è a pezzi perché Brittanee non meritava questo", hanno raccontato i genitori della giovane Brittanee ai reporter del tabloid Mirror. Chad Drexel, il padre della ragazzina, ha inoltre spiegato che subito dopo la scomparsa della figlia riempì di volantini la cittadina del South Carolina in cui avrebbe dovuto trovarsi Brittanee e ricorda distintamente di averne consegnato uno a un uomo, rivelatosi poi tra i primi sospettati, anche se mai formalmente accusato: "Ho consegnato il volantino al conducente mentre le due persone sui sedili posteriori bisbigliavano e ridevano. Poco dopo l'autista ha accartocciato il volantino e lo ha gettato dal finestrino".