Addio a Magawa, il topo eroe che fiutava le mine antiuomo inesplose
Si chiama Magawa e – anche se non lo sa – è stato a suo modo un piccolo eroe: si tratta di un topolino di 8 anni che nella sua vita è stato decorato per aver scovato almeno 100 mine e altri ordigni inesplosi in Cambogia, dove lo scorso fine settimana è morto, pare di vecchiaia. A dare la notizia è stata oggi la Ong belga APOPO: "Magawa era in buona salute e trascorreva la maggior parte del tempo giocando con il suo solito entusiasmo. Con l'avvicinarsi del fine settimana, sembrava più lenta e dormiva di più, mostrando meno interesse per il cibo nei suoi ultimi giorni".
Magawa era un esemplare femmina di ratto gigante africano. Nata in Tanzania nel 2013, pesava un chilo e duecento grammi e misurava 70 centimetri di lunghezza, coda compresa. Dalla scorsa estate era ‘andata in pensione' con tutti gli onori dovuti a chi ha contribuito a salvare innumerevoli vite. In cinque anni di onorato servizio infatti ha scovato più di 100 mine e ordigni inesplosi, e per questo qualche mese fa Magawa ha ricevuto una medaglia d’oro per il coraggio e la devozione dall’Associazione veterinaria internazionale PDSA (acronimo di People's Dispensary for Sick Animals). Primo topo a ricevere questo riconoscimento in 77 anni di storia del PDSA, Magawa è in ottima compagnia: tra i premiati molti cani, alcuni cavalli, qualche piccione e un gatto. L'Ong APOPO addestra i topi a fiutare le sostanze chimiche presenti negli esplosivi e a ignorare gli scarti di metallo abbandonati per riconoscere rapidamente gli ordigni inesplosi.
Dopo l'Afghanistan la Cambogia è il secondo Paese più colpito dal dramma delle bombe inesplose. Secondo le stime, durante i conflitti armati che hanno devastato il Paese tra il 1975 e il 1998 sarebbero stati deposti fino a 6 milioni di ordigni. Tre milioni di questi non sono stati ancora localizzati. Le mine anti-uomo hanno causato circa 64.000 vittime in Cambogia, che ha il più alto numero di amputati in rapporto alla popolazione al mondo.