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Acquistò un’arma nonostante la tossicodipendenza: condannato Hunter Biden, figlio del presidente USA

Il 54enne figlio del presidente degli Stati Uniti era accusato di aver mentito durante la compilazione dei moduli per l’acquisto di un’arma da fuoco nel 2018, negando una dipendenza dalle droghe.
A cura di Davide Falcioni
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Hunter Biden è stato dichiarato colpevole per tutti e tre i capi d'accusa nel processo a suo carico per l'acquisto di un'arma nonostante la dipendenza dalle droghe. Lo ha stabilito la giuria del tribunale di Wilmington, in Delaware. È la prima volta che il figlio di un presidente in carica degli Stati Uniti viene processato e che viene giudicato colpevole. Il First Son rischia una multa di 750mila dollari e fino a 25 anni di carcere, ma nella pratica è raro che procedimenti di questo tipo portino a pene detentive. Il 54enne infatti non ha precedenti penali.

"Accetterò l'esito" del procedimento penale e "continuerò a rispettare il processo giudiziario mentre mio figlio Hunter considera l'appello", ha commentato Joe Biden dopo aver appreso della sentenza. "Sono il presidente ma sono anche un papà. Io e Jill ci saremo sempre per Hunter. Siamo orgogliosi di lui oggi", ha aggiunto.

Hunter Biden, che nel frattempo è riuscito a superare le sue dipendenze dalle sostanze stupefacenti, si era dichiarato non colpevole mesi fa. Il 54enne era accusato di aver mentito durante la compilazione dei moduli per l’acquisto di un’arma da fuoco nel 2018, negando una dipendenza dalle droghe. Lo scorso dicembre Hunter Biden era stato incriminato però anche per frode fiscale. È accusato di aver usato uno stratagemma per evitare di pagare 1,4 milioni di dollari di tasse. Anche in questo caso si è dichiarato non colpevole. Il processo si aprirà a settembre in California.

Nel settembre scorso il Partito Repubblicano aveva avviato una procedura al Congresso per destituire il presidente Biden, accusandolo di aver usato la sua influenza quando era vicepresidente di Barack Obama (2009-2017) per permettere al figlio Hunter di fare affari in Cina e in Ucraina. Tuttavia al riguardo non sono state fornite prove e non è stato istituito alcun procedimento legale.

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