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Accusato dello stupro e dell’omicidio di una bambina si suicida in tribunale

Robert Seman, 48 anni, si è tolto la vita gettandosi dal balcone di un tribunale in Ohio.
A cura di D. F.
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Robert Seman, un uomo accusato di violenza sessuale e triplice omicidio, si è suicidato nel giorno del suo processo gettandosi da un balcone del tribunale. Il 48enne stava passeggiando lungo uno dei corridoi del palazzo di giustizia di Mahoning County, in Ohio, quando improvvisamente ha scavalcato il parapetto e si è buttato dal quarto piano. L'imputato, come di consueto in questi casi, non era ammanettato e poteva circolare liberamente, come prevede la legge statunitense durante le udienze preliminari dei processi. E' per questo che nessuno è stato in grado di fermarlo e salvargli la vita.

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C'è da dire che il gesto estremo di Seman potrebbe essere stato motivato dal probabile esito del suo processo. L'uomo, infatti, rischiava una condanna a morte perché accusato di aver violentato Corinne Gump, una bambina di 10 anni, e di aver ucciso poi sia la piccola che i suoi nonni incendiando la casa dove vivevano. Secondo gli inquirenti che hanno indagato sulla vicenda, il 48enne era il compagno della madre di Corinne: la donna si sarebbe accorta dei suoi abusi sulla figlia e avrebbe minacciato di sporgere denuncia. Seman, dal canto suo, ha deciso di fargliela pagare uccidendo la bambina e i nonni.

Nel giorno in cui l'uomo si è tolto la vita avrebbe avuto inizio il processo a suo carico. Il suo folle gesto è stato immortalato dalle telecamere di sorveglianza del tribunale.

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