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Accusata di essere una strega e bruciata viva: accade in Papua Nuova Guinea

Denudata, cosparsa di benzina e bruciata viva dinanzi a una folla tra cui anche un gruppo di scolari. È morta così una giovane madre di 20 anni accusata di aver ucciso un bambino e condannata per stregoneria.
A cura di Susanna Picone
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Denudata, cosparsa di benzina e bruciata viva dinanzi a una folla tra cui anche un gruppo di scolari. È morta così una giovane madre di 20 anni in Papua Nuova Guinea accusata di aver ucciso un bambino e condannata per stregoneria.

È una storia agghiacciante quella raccontata dal quotidiano The National e che arriva dalla Papua Nuova Guinea. Una donna è stata condannata per stregoneria ed è stata bruciata viva. È accaduto ieri mattina nella città di Mount Hagen nelle Western Highlands. Lei si chiamava Kepari Leniata, aveva solo 20 anni, era sposata ed aveva una figlia di 8 mesi. Secondo quanto scrive la stampa locale la giovane madre è stata denudata, il suo corpo cosparso di benzina e poi è stata bruciata viva sotto gli occhi della folla, tra di loro c’erano anche degli scolari. The National scrive anche che la donna sarebbe stata legata e torturata, da una folla di uomini, con un ferro rovente, poi data alle fiamme su un mucchio di spazzatura e pneumatici. Perché un tale crimine? La giovane Kepari era accusata dai compaesani di aver ucciso un bambino di 6 anni con pratiche di stregoneria.

Uccisa nel 2013 perché accusata di essere una strega – Il piccolo era stato portato in ospedale con dolori allo stomaco e al petto, poi è morto dopo qualche ora. E nello Stato del Pacifico c’è la diffusa credenza nelle streghe e nelle loro pratiche: per questo la 20enne, accusata appunto di essere una di loro, ha pagato con la vita. La donna è stata circondata dalla folla e le forze dell’ordine, allontanate dal luogo dell’esecuzione, non avrebbe potuto far nulla per salvarla. Alcuni quotidiani scrivono anche che la stessa Kepari avrebbe ammesso di aver praticato la stregoneria. E nel mirino di coloro che l’hanno uccisa c’erano, a quanto pare, anche altre due donne: una salvata dalla polizia e un’altra scomparsa. Il capo della polizia ha parlato del caso come di un omicidio e che sono al lavoro per trovare i responsabili, evidentemente i parenti del bambino morto.

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