Accusata di aver ucciso la madre, muore improvvisamente prima del processo per una rara malattia
Sarebbe dovuta comparire di fronte ai giudici non appena dimessa dall'ospedale. Ma la sorte aveva già deciso la sua condanna: Rowan Thompson, 18enne autistica accusata dell'omicidio della madre, è morta nell'ottobre 2020 su un lettino del Prestwich Hospital, in Inghilterra. Un'inchiesta della Procura di Rochdale ha stabilito che la causa del decesso della giovane risiedeva in una patologia "pericolosa per la sua sopravvivenza".
Inizialmente i medici avevano ipotizzato che la morte dell'adolescente fosse stata causata dall'effetto collaterale di un farmaco che le avevano somministrato. Ma la sensazione del personale ospedaliero non aveva mai trovato riscontro nelle verifiche post mortem. Gli ultimi esami effettuati su alcuni campioni di sangue della vittima a inizio ottobre, due anni dopo il decesso, hanno invece stabilito che Rowan soffriva di una rara forma di "ipokaliemia".
In altre parole, l'adolescente è morta a causa di un'altissima carenza di potassio nel sangue, in grado di provocare sintomi come affaticamento, crampi muscolari e perfino allucinazioni. Nei giorni precedenti al decesso, la paziente aveva accusato anche una repentina perdita di peso: il 29 settembre 2020 era arrivata a pesare solo 58 chilogrammi. A gennaio, quando era stata ricoverata, ne pesava 71.
Non è chiaro come la paziente abbia iniziato improvvisamente a soffrire di ipokaliemia. Su questo punto si sta concentrando adesso l'indagine degli inquirenti.
L'accusa di omicidio da parte del padre
Era stato il padre della giovane, Marc Thompson, a querelare la figlia per l'omicidio della consorte avvenuto nel 2019. Dopo la separazione dei genitori, a dieci anni, Rowan era andata a vivere con la madre, Joanna Thompson.
L'uomo ha raccontato agli inquirenti che la salute mentale della giovane aveva iniziato a peggiorare dopo la morte dello zio. Dopo diverse visite psichiatriche, che le avevano diagnosticato l'autismo, Rowan si era ritrasferita a casa sua, a Barnsley.
Il giorno del suo 17esimo compleanno, a giugno 2019, i due sono andati a far visita alla madre per festeggiare. In quell'occasione si sarebbe consumato il brutale omicidio della donna, che all'epoca dei fatti aveva 50 anni.
Come riporta People, la donna è stata soffocata a morte e pugnalata decine di volte. Poi l'agghiacciante telefonata ai servizi di emergenza: "Portate un sacco per cadaveri", avrebbe detto la giovane al telefono, prima di essere prelevata dalle autorità e trasportata al reparto di psichiatria dell'ospedale di Manchester.
Secondo il Manchester Evening News, durante il processo l'uomo ha riferito ai giurati che la figlia era stata colta da una sorta di raptus omicida, che l'avrebbe spinta a compiere il folle gesto. "Non sapremo mai veramente cosa è successo", ha detto l'uomo dopo aver appreso il primo verdetto dell'inchiesta sul decesso di Rowan.