Accoltellò il fidanzato e aspettò 45 minuti prima di chiamare i soccorsi: condannata
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2016/11/emma-jayne-magson-court-case.jpg)
Ha accoltellato il fidanzato colpendolo con un grosso coltello da cucina e poi ha atteso che l'uomo morisse dissanguato senza chiamare i soccorsi in tempo per salvarlo. Con questa pesante accusa una donna britannica di 23 anni, Emma-Jayne Magson, è stata condannata al termine del processo a Leicester, in Inghilterra, durato tre settimane. Il giudice Nicolas Dean ha condannato l’imputata al carcere al vita con un minimo di 17 anni da scontare in carcere. Secondo l'accusa, la donna al termine di una violenta lite col compagno James Knight, 26 anni, lo avrebbe accoltellato al petto e lo avrebbe lasciato morire. Tutto è accaduto il 27 marzo scorso. Dopo aver colpito il compagno, la 23enne ha atteso oltre 45 minuti prima di chiamare il numero di emergenza. Ma anche a quel punto, al telefono, è apparsa del tutto tranquilla. Come ricostruito nel corso del processo, la donna ha infatti parlato di un semplice malore non menzionando la coltellata e all'operatore. A suo dire, non era necessario intervenire con urgenza.
"Fredda e manipolatrice" – La polizia ha diffuso l’audio di quella telefonata fatta dalla donna al numero di emergenza dopo aver accoltellato il ragazzo. Quando l’operatore le ha detto che l’ambulanza avrebbe potuto tardare perché era un giorno festivo lei ha anche risposto di non preoccuparsi. Nel corso del processo, la donna – descritta come “fredda, brutale e manipolatrice” – ha negato l’omicidio affermando di aver agito per legittima difesa ed è rimasta impassibile quando il giudice ha letto la sentenza.