Abusi su minori, il Papa pronto a rimuovere l’arcivescovo di Granada
La storia dello scandalo dei sacerdoti coinvolti in abusi sessuali su minori nella diocesi di Granada si arricchisce di un nuovo capitolo. La stampa spagnola, infatti, riporta che papa Francesco sarebbe pronto a sollevare dal suo incarico l’arcivescovo Francisco Javier Martìnez, il quale non avrebbe gestito il caso in modo adeguato, ed avrebbe già scelto il suo successore. Solo pochi giorni fa la polizia iberica aveva arrestato tre sacerdoti ed un laico, mentre lo stesso arcivescovo, su sollecitazione diretta del pontefice, ne aveva sospesi dieci nelle settimane immediatamente precedenti, con un provvedimento che aveva sollevato un polverone in tutta la Spagna.
Ormai il destino di monsignor Martìnez sembra segnato: è accusato di aver preso in ritardo provvedimenti contro sacerdoti da tempo accusati di aver abusato sessualmente di minori, di non aver toccato i loro collaboratori, di aver volutamente ritardato l’avvio delle procedure a carico dei suoi preti per dare loro tempo maggiore per preparare la difesa. Tutto è nato dalla denuncia di un ragazzo poco più che ventenne al Papa: in una lettera, Daniel aveva raccontato a Bergoglio quanto era stato costretto a subire quando era minorenne e gli aveva chiesto di intervenire per evitare che sotto le grinfie di preti infedeli finissero altri ragazzini come era lui. Il Papa ha chiamato due volte Daniel per chiedergli perdono a nome della Chiesa, poi ha duramente sollecitato Martìnez a prendere provvedimenti, che sono risultati essere tardivi ed insufficienti.
Francesco sarebbe, dunque, pronto a sollevare dal suo incarico l’arcivescovo di Granada, che ha solo 57 anni, mentre l’età per il pensionamento dei vescovi è di 75. L’alto prelato potrebbe essere chiamato ad un incarico di Curia o spedito in un’altra diocesi. Prende piede anche l’idea di inviarlo con un incarico generico in Terra Santa, visto che è un esperto biblista e sembra che Martìnez abbia già iniziato a preparare il trasloco dai locali dell’Arcidiocesi spagnola, visto che il benservito potrebbe arrivare subito dopo Natale. La Santa Sede sarebbe anche pronta a prendere provvedimenti clamorosi nei confronti dei sacerdoti coinvolti nello scandalo. Dieci di loro sono stati già sospesi dal loro ministero e potrebbero arrivare sanzioni ancora più pesanti al termine di un processo canonico senza precedenti. A gestire il caso, infatti, è il tribunale ecclesiastico di Valencia e non, come sarebbe usale, quello di Granada: nelle prossime settimane saranno ascoltate presunte vittime e presunti carnefici, prima che i fascicoli passino a Roma, alla Congregazione per la Dottrina della Fede, chiamata ad esprimere il giudizio finale.