Abusa del figlio di 4 mesi, sequestrato e picchiato dai detenuti con scatole di tonno per due ore
Orribile episodio di violenza in un penitenziario inglese del Kent dove un detenuto è stato sequestrato dagli altri carcerati e picchiato con scatole di tonno per due ore. Vittima dell’aggressione è Anthony Smith, che sta scontando una condanna a 10 anni di carcere per aver abusato e picchiato selvaggiamente il figlio Tony di appena 4 mesi fino a fargli perdere entrambe le gambe. Secondo quanto ricostruito dalle autorità locali, due detenuti di 31 e 36 anni hanno spinto Smith nella sua cella subito dopo aver preso la colazione e lo hanno sequestrato e picchiato. La coppia, dopo averlo legato al letto della sua cella, lo ha colpito ripetutamente con le armi improvvisate, scatolette di tonno chiuse nei calzini, ferendolo gravemente
Durante l'attacco i detenuti hanno gridato che Smith avrebbe dovuto perdere le gambe e hanno minacciato di "tagliargli le gambe", un chiaro un riferimento alla violenza che ha inflitto a suo figlio. In realtà pare che i due inizialmente non sapessero dei crimini di Smith fino a quando un altro detenuto non ha gridato loro chi fosse. Il loro intento era quello di avere un ostaggio per chiedere un trasferimento e per questo si erano barricati nella cella. I due attendevano l'appello dopo una pena a 10 anni di reclusone ciascuno per gravi violenze e rapine a mano armata. Smith, che ora ha 51 anni, ha subito gravi lesioni, ha perso 12 denti e ha avuto bisogno di cure ospedaliere per fratture e lividi multipli.
Smith sta scontando una pena di 10 anni per crudeltà su minori dopo che lui e la sua fidanzata Jody Simpson hanno abusato del figlio quando aveva solo quattro mesi nel loro appartamento a Maidstone, nel Kent, nel 2014. Tony, che ora ha sette anni, ha subito lesioni così gravi che hanno costretto i chirurghi ad amputare entrambe le gambe al ginocchio. Da allora il piccolo Tony ha imparato a camminare su gambe protesiche e durante il lockdown ha raccolto più di 1,5 milioni di sterline per il servizio sanitario e l'ospedale che gli ha salvato la vita. La sua campagna con la madre adottiva ha anche portato a una recente modifica della legge che potrebbe aumentare la pena per i casi come il suo.