Abu Mazen si dimette dall’Olp, resta presidente dell’Autorità palestinese
Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas, meglio conosciuto come Abu Mazen, si è dimesso dalla guida dell'Olp, l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina, insieme ad oltre la metà dei 18 membri del comitato esecutivo. La notizie arriva dall'emittente Al Arabiya, che però non ha ancora precisato le ragioni di tali dimissioni. Abu Mazen resterà comunque capo dell'Anp.
Al momento, a sostituirlo è stato chiamato Saeb Erekat, capo negoziatore dell’organizzazione nelle trattative con Israele. Il Consiglio nazionale palestinese ha chiesto le elezioni entro un mese per selezionare un nuovo comitato esecutivo per l'Olp. Secondo la testata israeliana "The Times of Israel", la scelta di dimettersi in questo momento sarebbe un segno di "instabilità politica" e di "faziosità".
Abbas, 80 anni, è a capo dello stato palestinese dal 2005 e ha guidato l'Olp a partire dal 2004, dopo la morte del suo storico leader Yasser Arafat. Il comitato esecutivo è il più alto organo decisionale dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (fondata a Gerusalemme nel 1964), agisce per conto dei palestinesi nei territori occupati e lavora al difficile processo di pace con il governo israeliano.
Nelle ultime settimane, la situazione tra stato ebraico e palestinesi è tornata a farsi rovente, soprattutto in seguito a uno dei più drammatici episodi registratisi di recente: la tragica morte di un bambino arabo di 18 mesi a Nablus, arso vivo in un rogo che sarebbe stato scatenato nella sua casa da alcuni coloni israeliani. Una tragedia che lo stesso governo di Netanyahu non ha esitato a definire "un barbaro atto di terrorismo" e che ha rischiato di far tornare mnuovamente l'ombra di un conflitto civile in territori che sembrano ancora molto lontani dalla pacificazione.