Aava Murto a 16 anni diventa Primo Ministro della Finlandia per un giorno
Una ragazza di soli 16 anni è diventata Primo Ministro della Finlandia per un giorno. Aava Murto, questo il nome dell'adolescente che ha sostituito per poche ore la premier Sanna Marin, si è presentata davanti a ministri e legislatori con un accorato appello e pur senza firmare decreti o altri provvedimenti legislativi ha impiegato il suo tempo per ricordare il problema dell'uguaglianza di genere, del divario nell'accessibilità alla tecnologia e il problema degli abusi online contro donne e ragazze. "Non avrei voluto essere qui, ma ragazze on tutto il mondo sono continuamente minacciate da tutte le parti. La disuguaglianza colpisce molte di noi ragazze a livello globale e influisce sulla nostra vita in vari modi. Detto questo, noi ragazze non siamo solo vittime, rappresentiamo un enorme potenziale. Con il nostro aiuto, molti problemi possono essere risolti" ha dichiarato la sedicenne.
Parole scandite con coraggio e senza remore e del resto Aava Murto è un'attivista impegnata in campagne a difesa dell'ambiente e dei diritti umani da tempo nonostante la sua giovane età. Il suo intervento fa parte del programma "Girls Takeover" avviato nell'ambito della Giornata internazionale della ragazza istituita dalle Nazioni Unite per l'11 novembre con lo scopo di aumentare la consapevolezza dell'uguaglianza di genere. Confrontandosi con la stessa primo ministro finlandese l'adolescente ha ricordato che “Le ambizioni in materia di parità di genere verranno meno finché le ragazze verranno messe da parte nell’uso e nello sviluppo della tecnologia. Anche le ragazze hanno un futuro digitale, ed è per questo che le ragazze dovrebbero avere voce in capitolo nella tecnologia”.
Un discorso in un Paese come la Finlandia leader quando si tratta di diritti delle donne e dove al governo c'è una delle premier più giovani del mondo, la 34enne Sanna Marin, a capèo di un governo guidato in buona parte da ministre donne. La Finlandia infatti è al terzo posto al mondo per uguaglianza di genere dopo Islanda e Norvegia secondo il World Economic Forum.