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Alluvione a Valencia

A Valencia l’alluvione del secolo, oltre 150 vittime, il ministro: “Ci sono morti all’interno di alcuni veicoli”

Sono riprese questa mattina all’alba le ricerche dei dispersi dell’alluvione che ha devastato Valencia. Ursula von del Leyen: “Questo è l’effetto del cambiamento climatico e dobbiamo essere pronti ad affrontarlo”.
A cura di Davide Falcioni
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È di più di 150 morti il bilancio ancora provvisorio dell'alluvione che due giorni fa, mercoledì 29 ottobre, ha investito la provincia di Valencia. L'evento estremo, che gli esperti hanno definito "la peggiore ondata di maltempo del secolo in Spagna", ha causato vittime a Valencia, Malaga e Castilla-La Mancha, e si teme che il numero di morti possa aumentare sensibilmente vista la quantità imprecisata di dispersi le cui ricerche sono riprese questa mattina ad opera di un migliaio di soldati dell'Unità militare di emergenza, oltre a migliaia di guardie civili, vigili del fuoco e agenti di polizia. Secondo ministro dei Trasporti spagnolo Óscar Puente, infatti, "purtroppo ci sono persone morte all'interno di alcuni veicoli", molti dei quali sono ancora intrappolati nelle strade coperte di fango.

Intanto il timore è che nuove intense precipitazioni possano investire anche oggi due zone in particolare: il nord-est (allerta arancione nel nord di Castellón e nel sud di Tarragona) e il sud-ovest (allerta gialla nelle province di Cadice, Huelva e Siviglia in Andalusia). Migliaia di persone sono ancora senza elettricità elettrica nelle proprie case e i danni materiali sono incalcolabili.

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Alluvione a Valencia: i danni e le polemiche sull'allarme

Nella provincia di Valencia ci sono ancora molte strade, spesso bloccate da migliaia di automobili spazzate via dall'acqua e sommerse dal fango. Il servizio ferroviario ad alta velocità tra Madrid e la Comunità Valenciana e il corridoio mediterraneo fino a Barcellona sono sospesi, così come buona parte dei collegamenti publici della zona. Dopo aver annunciato tre giorni di lutto ufficiale e aver dichiarato la zona “altamente colpita”, il premier spagnolo Pedro Sánchez visiterà il centro di coordinamento delle emergenze nella città di Valencia, a meno di 10 chilometri da Paiporta, la zona più colpita città a causa dei danni con 40 morti.

Intanto però da giorni le autorità sono sotto accusa. Il dramma è stato infatti causato anche dalla completa impreparazione degli abitanti, che erano totalmente all'oscuro dell'evento catastrofico e dei comportamenti da tenere o da evitare. Anche il racconto dei superstiti è unanime, nessuno era stato avvisato e nessuno si aspettava quanto accaduto.

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Alluvione del secolo in Spagna, Von Der Leyen: "Effetto del cambiamento climatico"

Il fenomeno che ha investito la Spagna si chiama Dana e ha portato piogge e venti di potenza mai vista nel Paese. A essere colpite sono soprattutto le parti a Sud e a Est: le precipitazioni nell'area di Valencia sono state le più abbondanti in 24 ore dall'11 settembre 1966. Il governo centrale ha istituito un'unità di crisi, mentre l'UE ha promesso aiuti. "Caro Pedro Sanchez, siamo al tuo fianco. A tutte le squadre di soccorso, grazie per il loro incredibile incredibile nel salvare le vite. L'Europa è pronta per fornire il suo aiuto", ha scritto su X il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. "Ciò a cui stiamo assistendo in Spagna è devastante. L'UE ha già offerto sostegno, Copernicus è stato attivato. La Protezione civile europea può essere mobilitata", ha poi aggiunto la presidente della Commissione Europea, Ursula von del Leyen. Quindi ha concluso: "È l'effetto del cambiamento climatico e dobbiamo essere pronti ad affrontarlo".

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