A Tokyo record di contagi giornalieri, stato di emergenza esteso a tutto il Giappone
La pandemia Covid-19 fa sempre più paura al Giappone. Nonostante le misure anti contenimento, infatti, la curva dei contagi non si arresta e colpisce soprattutto le grandi metropoli tanto da spingere i Governatori locali a chiedere misure più rigide al governo centrale. A preoccupare ora è proprio la capitale Tokyo dove da giorni si assiste alla scoperta di continui focolai di contagio. La metropoli ha raggiunto nelle scorse ore un nuovo record di contagi in un solo giorno superando quota 200. Secondo il report delle autorità sanitarie nipponiche, infatti, nelle ultime 24 ore a Tokyo sono stati registrati 201 nuovi casi di positività al virus che portano il totale delle infezioni nella capitale a quota 2.796. Quasi un terzo del totale di tutto i casi nel Paese asiatico dove i casi di contagio sono 9.231 mentre i morti accertati sono 190.
La notizia arriva a poche ore dalla proroga ed estensione dello stato di allerta a tutto il Giappone decretata dal primo ministro giapponese Shinzo Abe e ha scatenato una nuova ondata di richieste di inasprimento delle misure di blocco da parte dei governi locali. Nel corso di una teleconferenza, i governatori delle principali prefetture del Paese hanno chiesto al governo l'introduzione di misure più stringenti soprattutto sul fronte degli spostamenti dei cittadini. In Giappone infatti a differenza di quanto sta avvenendo altrove, lo stato di emergenza non significa blocco totale della popolazione in quanto imporre un isolamento vero e proprio significherebbe limitare le libertà personali che è vietato dalla costituzione.
Anche col nuovo provvedimento governativo le autorità locali hanno la facoltà di richiedere alle attività commerciali di ridurre gli orari di apertura al pubblico ma possono solo raccomandare ai cittadini di non uscire e le forze dell'ordine per legge non possono obbligare nessuno a farlo né multarlo. Le Prefetture ora chiedono un maggiore controllo almeno sugli spostamenti a lungo raggio e in particolari periodi di tempo come la festività nazionale della ‘Golden Week', la prima settimana di maggio in cui molti cittadini fanno ritorno alle proprie città di origine. Che le misure non stiano avendo il successo sperato lo ha ammesso lo stesso Shinzo Abe spiegando che il traffico di passeggeri e il flusso dei pendolari nelle principali aree metropolitane del Paese è diminuito di oltre il 60%, un livello insufficiente visto che l’obiettivo è la riduzione dei contatti tra le persone dell'80 per cento
