A Shanghai sta per finire l’incubo Covid: stop al lockdown dopo 2 mesi, ma restano molte restrizioni
Dopo due mesi Shanghai torna alla normalità. La metropoli cinese da 25 milioni di abitanti dice addio da oggi ad alcune delle stringenti misure anti Covid che erano state introdotte le scorso 28 marzo per fermare l'ondata di contagi collegati alla diffusione della variante Omicron. Ben 65 giorni di lockdown duro, che sarebbe dovuto durare inizialmente solo 9 giorni, durante i quali non sono mancati attimi di tensione tra forze dell'ordine e cittadini e di sconforto, come avevano raccontato anche alcuni italiani a Fanpage.it.
Grande il sollievo per le famiglie, che finalmente possono uscire dal confinamento, ma anche per i lavoratoti, in particolare per quelli del settore commerciale che hanno visto le serrande delle proprie attività chiuse per due mesi, e per tutti coloro che sono stati costretti a lasciare le proprie abitazioni per essere trasferiti in centri per la quarantena dopo essere risultati positivi al virus.
Da oggi, dunque, ci sarà un significativo allentamento delle restrizioni nelle zone considerare a "basso rischio", il che consentirà alla maggior parte delle persone di muoversi liberamente in città. È un grande passo in avanti verso la "normalità", ma non per tutti.
Almeno 650mila residenti, secondo i numeri dell'inglese BBC, sono ancora confinati nelle loro case in quelle che rimangono classificate come zone "isolate" o "chiuse". È ripreso un servizio di base sui mezzi pubblici. I negozi sono stati aperti, con quelli più grandi che operano al 75% della capacità. I ristoranti possono riprendere a servire ma non è consentito cenare. Restano chiusi cinema, musei e palestre. E la maggior parte dei bambini non tornerà a scuola in presenza. Inoltre, tutti i residenti ora dovranno mostrare un codice sanitario verde – una sorta di semaforo sul proprio smartphone – per lasciare il proprio complesso o edificio residenziale e accedere alla maggior parte dei luoghi pubblici. Coloro che desiderano spostarsi in città con i mezzi pubblici o recarsi in banca, al ristorante o al mercato dovranno esibire un risultato negativo del tampone PCR, non più vecchio di 72 ore.
Per quanto riguarda i viaggi, chiunque si rechi in un'altra città della Cina deve sostenere una quarantena compresa tra 7 e 14 giorni al proprio ritorno. Qualsiasi nuovo caso confermato di Covid-19 a Shanghai verrà ricoverato in ospedale o in una struttura di quarantena centrale. I contatti stretti dei positivi dovranno affrontare la prospettiva della rimozione in quarantena e l'area di residenza verrà nuovamente chiusa. Il Paese del Dragone, infatti, vuole continuare a portare avanti la sua strategia Covid zero a qualunque costo.