A scuola le impiantano contraccettivo nel braccio, 16enne si sente male: genitori infuriati
"Quando ho vista mia figlia che si sentiva male e mi raccontava che a scuola le avevano impiantato un contraccettivo sottocutaneo nel braccio senza che io sapessi niente sono andata su tutte le furie, sono corsa a scuola ma l'infermiera mi ha detto che io non avevo nessun diritto di essere informata", così la mamma di una ragazzina statunitense di 16 anni ha raccontato quanto accaduto nei giorni scorsi alla figlia in una scuola di Baltimora, nello stato del Maryland. All'adolescente le infermiere avevano applicato bastoncino contraccettivo sotto la pelle del braccio come lei stesso aveva richiesto senza però informare i genitori. La legge locale infatti prevede che i minori possano ricevere servizi contraccettivi senza la conoscenza o il consenso dei genitori.
Nessuno a casa ne ha saputo niente fino a quando la ragazzina ha iniziato ad accusare strani malesseri alcuni giorni dopo. L'impianto infatti non è andato nel migliore dei modi e la ragazza ha iniziato ad accusare vari malesseri che hanno indotto i genitori a rivolgersi ai medici scoprendo l'accaduto. I dottori infine hanno deciso di estrarre dalla pelle il bastoncino lungo 4 centimetri e con 2 millimetri di diametro che in realtà è un contraccettivo a lungo termine che dovrebbe durare circa tre anni. Non solo, la rimozione, che dovrebbe essere facilissima e non lascia cicatrici, è stata più difficoltosa del previsto, sintomo di un impianto non perfettamente eseguito dalle infermiere della scuola, secondo la famiglia della 16enne. Un imprevisto che ha fatto infuriare ancora di più la madre della ragazzina che ha deciso di denunciare la scuola
"Quando ha iniziato a star male ho pianto perché non capivo cosa stava succedendo a mia figlia e non sapevo nemmeno perché, è una sensazione spaventosa", ha spiegato ai media locali la donna, Lambert David Ledyard, aggiungendo: "Non sono contraria ai contraccettivi ma ritengo che si tratti di una procedura medica troppo invasiva sui minori Come facciamo a sapere che queste persone che la praticano sono adeguatamente formate o certificate"