A processo ex guardia nazista di 100 anni: è accusato di complicità in 3.518 omicidi
Ha cento anni, ma può sostenere un processo. E così un’ex guardia di un campo di concentramento nazista andrà alla sbarra in Germania a ottobre con l'accusa di complicità in 3.518 omicidi. Secondo quanto riportato dai media stranieri, l’ex guardia nazista – rimasta anonima in linea con le leggi sulla privacy tedesca – ha cento anni: l’ufficio del procuratore della località di Neuruppin, che per primo ha presentato le accuse a febbraio, ha ricevuto una valutazione medica che ha confermato che nonostante l’età avanzata è "in grado di sostenere un processo". Le udienze saranno limitate a due ore e mezza al giorno, secondo i pm.
Come si legge sul Guardian, l’uomo che andrà a processo è accusato di aver assistito "consapevolmente e volontariamente" all'omicidio di prigionieri nel campo di Sachsenhausen a Oranienburg, a nord di Berlino, tra il 1942 e il 1945. In particolare è accusato di complicità nell’"esecuzione per fucilazione di prigionieri di guerra sovietici nel 1942″ e nell'omicidio di prigionieri "usando il gas velenoso Zyklon B”.
Thomas Walther, un avvocato che rappresenta alcune delle vittime del caso, ha dichiarato al quotidiano Welt am Sonntag che "molti dei co-denuncianti hanno la stessa età dell'accusato e si aspettano che sia fatta giustizia”. Sachsenhausen fu fondato nel 1936 come primo nuovo campo dopo che Hitler diede alle SS il pieno controllo del sistema dei campi di concentramento. Più di 200.000 persone furono rinchiuse in quel campo tra il 1936 e il 1945, decine di migliaia morirono di fame, malattie, per il lavoro forzato e altre cause, nonché attraverso esperimenti medici e omicidi sistematici perpetrate dalle guardie naziste con fucilazione, impiccagione e gas.