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A New York stazione di polizia segreta cinese per zittire i dissidenti: 2 arresti e 30 indagati

Per l’Fbi, gli agenti cinesi sarebbero stati guidati dal Ministero della Pubblica Sicurezza di Pechino con lo scopo principale di zittire i dissidenti ma anche di fare propaganda per il governo cinese. “Flagrante violazione della sovranità della nostra nazione da parte del governo cinese” ha dichiartao il procuratore federale di Brooklyn.
A cura di Antonio Palma
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Nel centro di New York agivano agenti cinesi che avevano creato un vero e proprio avamposto di polizia per i connazionali nella Chinatown di Manhattan con lo scopo principale di zittire i dissidenti ma anche di fare propaganda per Pechino. Ne sono convinti gli inquirenti dell'Fbi statunitense che oggi hanno arrestato due persone accusate di aver cospirato per agire come agenti della Repubblica popolare cinese gestendo una "stazione di polizia non dichiarata" a New York City.

Con loro risultano indagati altre decine di cittadini cinesi che avrebbero operato come agenti sotto copertura per tenere sotto controllo e intimidire i dissidenti cinesi all'interno degli Stati Uniti. Il Dipartimento di Giustizia infatti ha annunciato accuse contro 34 agenti della polizia nazionale della Repubblica popolare cinese per aver vessato cittadini cinesi negli Stati Uniti critici nei confronti del governo di Pechino.

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La maggior parte sarebbero già tornati in  Cina ma non i due arrestati. Si tratta del 61enne Liu Jianwang e del59enne  Chen Jinping accusati di aver gestito una vera e propria "stazione di polizia non dichiarata" a Manhattan che è stata già chiusa a seguito di un mandato di perquisizione scattato lo scorso autunno. Per l'Fbi, i due facevano parte di uno progetto del governo cinese chiamato "912 Special Project Working Group" per influenzare le percezioni globali della Repubblica popolare cinese nel mondo.

In questo ruolo avrebbero minacciato un individuo considerato un fuggitivo dalla Cina nel tentativo di convincerlo a tornare nel Paese di origine. I pubblici ministeri Usa hanno affermato che la coppia ha ammesso all'FBI di aver cancellato le loro comunicazioni con un funzionario del governo cinese dopo aver appreso di essere sotto inchiesta.

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In generale gli agenti avrebbero utilizzato tutti i mezzi  disposizione, compresi i social media, per pubblicare post favorevoli sulla Cina e per attaccare gli avversari politici, inclusi gli Stati Uniti, e gli attivisti cinesi a favore della democrazia in tutto il mondo. Secondo il Dipartimento di Giustizia, Usa, gli agenti cinesi sarebbero stati guidati dal Ministero della Pubblica Sicurezza cinese  gestendo account che sembravano gestiti da cittadini americani. Gli argomenti della loro macchina di propaganda includono la politica estera degli Stati Uniti, le questioni relative ai diritti umani a Hong Kong, l'invasione russa dell'Ucraina, il Covid-19 e le proteste per la giustizia razziale in seguito all'omicidio di George Floyd

"Questa accusa rivela la flagrante violazione della sovranità della nostra nazione da parte del governo cinese, istituendo una stazione di polizia segreta nel mezzo di New York City", ha dichiarato in una nota Breon Peace, il principale procuratore federale di Brooklyn.

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