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Guerra in Ucraina

A Mariupol bombardamenti ogni mezz’ora: macerie, oltre 1200 morti e fosse comuni

“I russi stanno intenzionalmente e spietatamente distruggendo la popolazione a Mariupol” denunciano gli ucraini. I corpi dei morti rimangono in strada anche per giorni prima di essere seppelliti in fosse comuni.
A cura di Antonio Palma
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La situazione della città di Mariupol circondata dall'esercito russo è ormai drammatica, la città ucraina viene bombardata quasi ogni mezz'ora dai russi, sia con artiglieria sia con raid aerei, ed è ridotta ormai ad un cumulo di macerie. Non ci sono elettricità né gas né acqua corrente. I corpi dei morti purtroppo rimangono in strada anche per giorni prima di essere seppelliti e ormai un bilancio delle vittime è impossibile. Come ha confermato il sindaco Vadim Boychenko, i russi ormai non risparmiano più nulla e dopo aver bombardato l’ospedale pediatrico e per la maternità, uccidendo anche bambini, prendono di mira normalmente anche aree residenziali, alcune delle quali praticamente non esistono più. Colpiti anche teatro, università e centri commerciali.

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A Mariupol oltre 1200 morti tra strade ed edifici bombardati

Come ha ammesso il vice sindaco Serhiy Orlov alla Bbc, le autorità locali hanno già raccolto oltre 1200 morti tra strade ed edifici bombardati ma gli obitori della città sono pieni e si è iniziato a seppellire i corpi in fosse comuni. Nel cimitero di quella che un tempo era una florida città portuale ucraina affacciata nel Mare d’Azov, non c’è più posto e i servizi hanno decida di scavare una larga fossa comune dove vengo seppelliti i cadaveri avvolti in teli. “Le truppe russe stanno intenzionalmente e spietatamente distruggendo la popolazione civile di Mariupol. Il mondo intero dovrebbe conoscere il crimine della Russia contro l'umanità, contro l'Ucraina e contro il popolo di Mariupol" si legge in un comunicato del consiglio comunale di Mariupol che conferma la strenua resistenza della città ormai circondata da tutti i lati. Secondo l’amministrazione local, i russi bombardano anche i convogli umanitari dei civili che cercano di lasciare la città e quelli che portano beni essenziali come le medicine.

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"Non c'è elettricità, acqua e riscaldamento"

Mariupol che contava circa 400mila abitanti all’inizio della guerra, si è ritrovata subito lungo la linea del confine con l’avanzata dei russi sia dalle repubbliche separatiste dal sud est dell’Ucraina sia dalla Crimea a ovest. È stata sottoposta a bombardamenti continui e ridotta in macerie  "Non c'è elettricità, nessuna fornitura d'acqua, nessun riscaldamento, nessun sistema sanitario" ha sottolineato Orlov ricordano che le Le persone sono costrette a sciogliere la neve per bere e a tagliare la legna per cucinare e riscaldarsi a temperature sotto lo zero.

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Si preparano corridoi umanitari per i civili

Dopo numerosi tentativi falliti in questa settimana, si spera di poter allestire oggi un corridoio umanitario. Il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk ha affermato che verrà fatto un nuovo tentativo nelle prossime ore. La situazione però di ora in ora si fa sempre più drammatica per Mariupol. Le forze russe infatti hanno annunciato la presa di Volnovakha, una piccola città tra Donetsk e Mariupol stingendo ancora più in una morsa la città assediata.

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