A Kharkiv la popolazione resiste con fucili, molotov e cartelli: “Russi nazisti, non c’è perdono per voi”
Seconda notte di esplosioni a Kharkiv, la seconda città più popolosa dell'Ucraina: dopo alcune ore di calma apparente, sono ripresi gli attacchi russi intorno alle 3 del mattino, come ha confermato sul proprio canale Telegram il servizio statale per le comunicazioni, secondo quanto riferito dalla Ukrainska Pravda. "Le ultime ore non sono state facili e penso che oggi sarà una giornata ancora più difficile, tranne che forse i nostri diplomatici saranno in grado di negoziare con la Russia, ma tenendo presente quello che hanno fatto negli ultimi 5 anni non ci crediamo davvero", scrive una residente a Fanpage.it, che preferisce rimanere anonima, e che ha aggiunto: "Stiamo mantenendo le nostre posizioni, tutti sono pronti a combattere. Anche i civili stanno costruendo molotov sulle strade per salutare i russi in questa fredda giornata".
Stando alla nostra fonte, "ci sono ancora scorte di cibo, ma con me ci sono altre 7 persone, per questo dobbiamo gestire tutto nella migliore maniera possibile. Abbiamo anche acqua e alcuni medicinali. La cosa che più ci preoccupa al momento è andare a portare ai nostri soldati vestiti caldi, cibo e acqua e soprattutto andare a donare il sangue, ma lo faremo almeno finché ne avremo la possibilità".
La popolazione a Kharkiv si sta organizzando come meglio può per evitare l'avanzata delle truppe russe, anche affiggendo in giro per la città insegne contro gli "invasori". "Non abbiamo bisogno di essere salvati. L'Ucraina è la nostra casa. Russi andate via", si legge su uno dei cartelli. E ancora, su altri: "Occupanti scappate dalla nostra terra finché siete ancora vivi", "Russi voi siete nazisti. Non c'è perdono per voi. Occupanti bruciate all'inferno" e "Vanya, tua madre sa che stai ammazzando gli ucraini?", in riferimento al fatto che "Vanya" è uno dei nomi più diffusi a Mosca e dintorni.