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Conflitto Israelo-Palestinese

A Gaza uccisi 21mila palestinesi: raid di Israele anche in campo profughi in Cisgiordania, 6 morti

Nella notte l’esercito israeliano ha condotto un’operazione militare su larga scala nel campo profughi di Nur Shams, in Cisgiordania, uccidendo almeno sei palestinesi.
A cura di Davide Falcioni
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Quasi 21mila morti e 55mila feriti nella Striscia di Gaza, ai quali vanno aggiunti almeno 317 palestinesi uccisi e 3.400 feriti in Cisgiordania; sul fronte israeliano i morti dell'attacco del 7 ottobre sono ​​1.139, ai quali vanno aggiunti 165 soldati che hanno perso la vita nel corso dell'invasione di Gaza.

È il bilancio delle vittime di due mesi e venti giorni di combattimenti, una punizione collettiva del popolo palestinese da parte di Israele, che sembra non avere limiti. Ai raid nella Striscia di Gaza, che anche a Natale hanno causato centinaia di vittime innocenti, si devono aggiungere gli attacchi in West Bank: nella notte l'esercito israeliano ha condotto un'operazione militare su larga scala nel campo profughi di Nur Shams, in Cisgiordania, uccidendo almeno sei palestinesi. Il personale dell'ospedale ha dichiarato che al personale medico e alle ambulanze è stato impedito di raggiungere i feriti. In precedenza, secondo Al Jazeera, le forze israeliane avevano preso d'assalto le località di Qaffin, Jayyus, Alar, Atil e Sayda, sempre in Cisgiordania. Le agenzie di stampa locali palestinesi hanno riferito che i soldati israeliani hanno fatto irruzione in diverse case, provocando scontri. Non si conosce ancora il bilancio delle vittime.

ONU: "Israele lavora per espellere i civili da Gaza"

Secondo Paula Gaviria Betancur, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani degli sfollati interni, quella che sta compiendo Israele ha i contorni di una pulizia etnica. Lo stato ebraico sta infatti "lavorando per espellere" la popolazione civile dalla striscia di Gaza. "Israele sta cercando di alterare in modo permanente la composizione della popolazione di Gaza con ordini di evacuazione in continua espansione e attacchi diffusi e sistematici contro i civili e le infrastrutture civili", ha detto Paula Gaviria Betancur in un comunicato diffuso dall'Alto Commissariato Onu per i Diritti Umani (Unhchr). Secondo la funzionaria dell'ONU, Israele ha rinnegato le sue promesse di sicurezza nel sud di Gaza attraverso ordini di evacuazione che invitano i palestinesi a evacuare dalla parte settentrionale a quella meridionale dell'enclave. Dall'inizio della guerra l'85% della popolazione di Gaza è sfollata internamente, si legge nel comunicato dell'agenzia Onu. "L'unica conclusione logica è che l'operazione militare israeliana a Gaza mira a deportare in massa la maggioranza della popolazione civile", affermato la funzionaria delle Nazioni Unite.

Il portavoce del governo israeliano Eylon Levy risponde al rapporto Onu sul proprio account X, affermando che Israele aveva designato l'area di Al Mawasi come zona umanitaria prima dell'offensiva di terra, esortando i civili di Gaza a evacuare temporaneamente lì per la loro sicurezza. Ha criticato quindi la mancata condanna di Hamas per il lancio di razzi contro le comunità israeliane, sottolineando l'imperativo di proteggere i civili dal movimento islamista palestinese.

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