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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

A Gaza morti sottostimate del 41%, sono già oltre 70mila: come la capienza dello Stadio Olimpico

Secondo i ricercatori della London School of Hygiene & Tropical Medicine il numero dei morti a Gaza sarebbe ampiamente sottostimato: ad oggi i decessi sarebbero ben oltre 70mila, circa il 41% in più di quelli comunicati dal Ministero della Salute palestinese e dall’ONU.
A cura di Davide Falcioni
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I numeri ufficiali del massacro nella Striscia di Gaza, raccolti dal Ministero della Salute e validati dalle Nazioni Unite, dicono che dal 7 ottobre 2023 le vittime accertate sono 45.330 mentre i feriti oltre 107mila. Per oltre un anno i media di tutto il mondo si sono chiesti se quei dati fossero attendibili, ed oggi è arrivata una risposta da The Lancet, una delle più autorevoli riviste scientifiche del mondo. No, i dati ufficiali sono con ogni probabilità errati. Il numero dei morti nella Striscia di Gaza potrebbe essere sottostimato di oltre il 40% e il bilancio reale potrebbe aver abbondantemente superato quota 70mila. Si tratta grossomodo della capienza dello Stadio Olimpico di Roma.

Più di 70mila morti a Gaza dall'inizio della guerra

A indicarlo un'analisi statistica indipendente pubblicata sulla rivista The Lancet dai ricercatori della London School of Hygiene & Tropical Medicine, guidati dagli epidemiologi Zeina Jamaluddine, Hanan Abukmail, Sarah Aly, Oona M R Campbell e Francesco Checchi. Secondo i ricercatori dall'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 fino al 30 giugno 2024 le vittime della guerra a Gaza sarebbero state 64.260, un numero nettamente superiore ai 37.877 morti riportati per lo stesso periodo dal ministero della Salute dell'enclave palestinese (che nel suo ultimo bilancio aggiornato al 9 gennaio 2025 ha riferito un totale di 46.006 morti in 15 mesi di guerra, mentre l'ONU ne comunica 45.330).

Secondo i calcoli degli studiosi, lo scorso ottobre – a un anno dall'inizio dell'invasione di Gaza – il numero totale di decessi per lesioni traumatiche avrebbe già superato quota 70mila. A questi si devono poi sommare i decessi non correlati a traumi, ma causati dall'interruzione dell'assistenza sanitaria, dall'insicurezza alimentare, dalla carenza di acqua e servizi igienici e dalle malattie.

I raid israeliani hanno ucciso il 3% della popolazione di Gaza

Di fatto, i bombardamenti israeliani a Gaza avrebbero causato la morte di circa il 3% della popolazione che abitava nella Striscia: il 59% delle vittime erano donne, bambini e anziani. I ricercatori sono giunti a queste conclusioni utilizzando il metodo statistico di cattura-ricattura, che sovrappone i dati provenienti da più fonti per arrivare a stime dei decessi quando non tutti i dati vengono registrati. Le fonti usate per lo studio includevano i registri dell'obitorio dell'ospedale del Ministero della Salute palestinese, un sondaggio online e i necrologi sui social media.

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Morti a Gaza sottostimate del 41%

La significativa sottostima delle morti emersa, di ben il 41%, sarebbe da ricondurre al deterioramento dell'infrastruttura sanitaria di Gaza e alla conseguente incapacità di contare i morti nel mezzo delle violenze in corso. "L'Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha già condannato l'elevato numero di civili uccisi nella guerra a Gaza – afferma l'epidemiologa Zeina Jamaluddine – e le nostre scoperte suggeriscono che il numero di decessi per lesioni traumatiche è sottostima di circa il 41%. Questi risultati sottolineano l'urgente necessità di interventi per salvaguardare i civili e prevenire ulteriori perdite di vite umane".

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