A Gaza la strage di Natale: raid di Israele uccide oltre 100 palestinesi in due campi profughi
Fonti mediche palestinesi hanno riferito che il bilancio del raid aereo israeliano sui campi profughi di al-Maghazi e al-Bureij, nella zona centrale di Gaza, è salito a 106 morti. Si tratta dell'attacco aereo più letale dall'inizio dell'operazione di terra nell'enclave ed è stato condotto la notte di Natale: intanto il Ministero della Salute di Gaza ha riferito che sono complessivamente 20.674 le vittime della guerra dal 7 ottobre, ai quali vanno aggiunti 54.536 feriti e un numero indefinito di dispersi.
Interrogato sulla strage di civili compiuta nelle ultime ore l'esercito israeliano ha risposto dichiarando di aver avviato una "verifica. Lo ha riferito la radio militare. Il portavoce militare israeliano Avichay Adraee (che si esprime in arabo) è tornato intanto a sollecitare oggi la popolazione che si trova nel settore centrale della Striscia ad allontanarsi dalle zone di combattimento, che in questa fase si concentrano a Khan Yunis e alla arteria Sallah-A-Din. Per quanti cercano di scappare il militare ha indicato sul web un itinerario che dal settore centrale conduce a Deir Al-Balah e da là, costeggiando il mare, fino a Rafah, all'estremità meridionale della Striscia. In realtà tali indicazioni rischiano di essere del tutto inutili per i palestinesi: come più volte affermato dalle Nazioni Unite, infatti, non esiste nella Striscia di Gaza nessun luogo sicuro.
Israele ha ucciso un leader iraniano a Damasco
Nel frattempo le forze armate israeliane hanno deciso di colpire anche in Siria, dove nelle scorse ore è rimasto ucciso in un raid dello stato ebraico Sayyed Razi Mousavi, uno dei massimi comandanti del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane (IRGC). L'uomo, in particolare, era il responsabile del coordinamento dell'alleanza militare tra Damasco e Teheran. Mousavi "è stato ucciso durante un attacco del regime sionista poche ore fa nel distretto di Zeinabiyah, alla periferia di Damasco", ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale iraniana IRNA. La notizia ha avuto una grande eco in Iran, dove la tv di stato ha interrotto tutte le trasmissioni per annunciare l'evento. Anche in questo caso non c'è stato alcun commento immediato da parte dell'esercito israeliano. Il regime di Teheran, invece, ha annunciato che Israele pagherà per l'uccisione di uno dei suoi uomini più fidati.