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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

“A Gaza Israele commette genocidio”: al via oggi l’udienza all’Aja dopo la denuncia del Sudafrica

Si discuterà oggi e domani alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja l’istanza presentata dal Sudafrica secondo cui “Israele ha commesso, sta commettendo e rischia di continuare a commettere atti di genocidio contro il popolo palestinese a Gaza”.
A cura di Ida Artiaco
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Comincia oggi alla Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja l'udienza sulle accuse mosse a Israele di genocidio a Gaza dopo l'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre.

La Corte esaminerà la denuncia presentata dal Sudafrica lo scorso 29 dicembre chiede "misure provvisorie" urgenti "per proteggere da ulteriori, gravi e irreparabili danni ai diritti del popolo palestinese derivanti dalla convenzione sul genocidio, che continua ad essere violata impunemente".

Nella sua richiesta scritta di 84 pagine alla Corte Internazionale di Giustizia per l'apertura del procedimento, il Sudafrica ha dichiarato: "Gli atti e le omissioni di Israele lamentate dal Sudafrica hanno carattere genocida perché sono intesi a provocare la distruzione di una parte sostanziale del territorio palestinese, del gruppo nazionale, razziale ed etnico". Secondo Pretoria, in altre parole, Israele viola la Convenzione contro il genocidio che ha ratificato nel 1950.

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L'istanza sarà discussa oggi e domani all'Aja. La prima giornata sarà dedicata alle argomentazioni dell'accusa che saranno illustrate dalla delegazione sudafricana, guidata dal ministro della Giustizia Ronald Lamola, e composta da un team di diplomatici, avvocati ed esponenti politici internazionali come Jeremy Corbyn, l'ex leader laburista britannico più volte accusato in patria di antisemitismo.

Israele giudica "infondate" tutte le accuse, che anzi "dovrebbero essere rivolte contro Hamas. Domani toccherà proprio al suo team di avvocati, tra cui il britannico Malcolm Shaw, spiegare le ragioni della guerra di Israele nella Striscia.

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Ciò avviene mentre l'assalto di Israele a Gaza – lanciato in risposta agli attacchi contro Tel Aviv del 7 ottobre da parte di Hamas in cui i militanti hanno ucciso 1.200 persone e preso in ostaggio altre 240 – continua a provocare un tributo devastante fra la popolazione civile. Da quel momento, infatti, secondo il ministero della Sanità di Gaza, Israele ha ucciso più di 23.000 palestinesi nella Striscia e si ritiene che circa il 70% siano donne o bambini.

L'agenzia di soccorso palestinese delle Nazioni Unite, Unrwa, ha stimato che 1,9 milioni di persone sono state sfollate internamente a causa della guerra a Gaza – quasi l'85% della popolazione – mentre decine di migliaia di edifici sono stati distrutti. Intanto, il premier israeliano Netanyahu proprio oggi ha dichiarato che "il nostro obiettivo è di liberare Gaza dai terroristi di Hamas e di riavere i nostri ostaggi. Una volta raggiunto tale obiettivo, Gaza potrà essere demilitarizzata e deradicalizzata, creando così la possibilità di un futuro migliore sia per Israele sia per i palestinesi".

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