“A Gaza 19mila bambini rimasti orfani o soli, sono sotto choc”: l’allarme di Unicef
A Gaza 19mila bambini sono rimasti orfani o sono soli, senza alcun adulto che si prenda cura di loro. A dare i numeri di questa tragedia umanitaria che diventa ogni giorno sempre più pesante dopo il 7 ottobre con l'attacco di Hamas a Israele e la risposta di Tel Aviv è Jonathan Crickx, capo delle comunicazioni dell'Unicef Palestina.
Parlando alla BBC, Crickx, che si trova al momento a Rafah, ha sottolineato che "molti di questi minori sono stati ritrovati sotto le macerie o hanno perso i genitori nel bombardamento della loro casa". Altri ancora sono stati trovati ai checkpoint israeliani, negli ospedali e per le strade. "I più piccoli – ha aggiunto – molto spesso non riescono a dire il loro nome e anche i più grandi sono solitamente sotto choc, quindi può essere estremamente difficile identificarli e potenzialmente raggrupparli con la loro famiglia allargata".
L’Unicef ritiene che quasi tutti i bambini di Gaza abbiano ora bisogno di sostegno per la salute mentale. Anche quando ci sarà un cessate il fuoco duraturo, molti si ritroveranno con perdite terribili che faranno fatica a superare, ha sottolineato il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia.
A lanciare un nuovo allarme nelle scorse ore è stata anche l'Organizzazione mondiale della Sanità, secondo cui la popolazione di Gaza "sta morendo di fame". È quanto ha denunciato Michael Ryan, direttore del programma per le emergenze sanitarie dell'Oms, dopo che i principali Paesi donatori hanno annunciato la sospensione dei loro aiuti all'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). "Questa è una popolazione che sta morendo di fame. Questa è una popolazione che è spinta sull'orlo del baratro", ha detto Ryan durante una conferenza stampa a Ginevra.
Anche la situazione nei due ospedali a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, "sta peggiorando". È quanto afferma il ministero della Sanità locale, che ha aggiunto che entrambi i presidi, quello di Nasser e di Al-Amal, hanno esaurito le scorte di cibo. Lo riporta Al Jazeera. "Riteniamo l'occupazione israeliana pienamente responsabile della vita del personale medico, dei pazienti e degli sfollati nel complesso medico Nasser e nell'ospedale Al Amal di Khan Yunis", si legge nel comunicato del ministero, aggiungendo un appello alla Croce Rossa e alle Nazioni Unite affinché intervengano per proteggere le vite dei pazienti e degli sfollati palestinesi che vi si rifugiano e consentano la consegna urgente di cibo.