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Conflitto Israelo-Palestinese

A Doha sono iniziati i negoziati per il cessate il fuoco a Gaza: Abu Mazen andrà nella Striscia

È presto per dire i negoziati appena iniziati a Doha riusciranno ad avvicinare un accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Ma sono stati convocati con estrema urgenza nel tentativo di stemperare le tensioni sempre più forti in Medio Oriente, con l’Iran che potrebbe attaccare Israele da un momento all’altro.
A cura di Annalisa Girardi
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A Doha sono iniziati i negoziati per un accordo sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi: il nuovo round di colloqui – che finora non sono mai riusciti ad arrivare a una tregua – si tiene in un momento di altissima tensione nella regione, con la minaccia di un attacco iraniano a Israele. A mediare ci sono gli Stati Uniti, l'Egitto e il Qatar, che ospita il tavolo: non sono presenti rappresentati di Hamas, che proprio oggi ha fatto sapere che a Gaza il drammatico bilancio degli attacchi israeliani è arrivato a 40mila vittime. Intanto il presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, ha annunciato che si recherà nella Striscia.

È presto per dire questi colloqui riusciranno ad avvicinare un accordo per il cessate il fuoco. Ciò che invece è apparso chiaro fin da subito è che i negoziati sono stati convocati con urgenza per provare a stemperare le tensioni sempre più forti in Medio Oriente. Da quando il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, è stato ucciso da un raid israeliano a Teheran, l'Iran ha minacciato ritorsioni. E secondo molti sarebbe solo questione di tempo prima che il conflitto si allarghi e scoppino apertamente le ostilità tra Iran e Israele. A Doha si tratta anche per scongiurare uno scenario di questo tipo e una tregua a Gaza potrebbe aiutare a evitare la risposta iraniana.

Nella Striscia un cessate il fuoco è sempre più urgente. Le vittime civili continuano a essere a migliaia e nella Striscia è in corso una catastrofe umanitaria. Anche se Hamas non ha intenzione di prendere parte ai colloqui, i mediatori si consulteranno con i rappresentanti dell'organizzazione dopo il vertice. Un funzionario di Hamas in Libano, Ahmad Abdul Hadi, aveva spiegato la decisione affermando di non credere che Tel Aviv sia realmente disposta a trattare e che il premier israeliano Benjamin Netanyahu non voglia davvero "raggiungere un accordo che ponga completamente fine all’aggressione, ma sta ingannando ed eludendo e vuole prolungare la guerra, e perfino espanderla a livello regionale".

Intanto il presidente dell'Autorità Palestinese, Abu Mazen, ha annunciato durante una sessione straordinaria del parlamento turco che si recherà a Gaza: "Ho deciso di andare a Gaza con altri fratelli della leadership palestinese", ha detto. "Anrò. Anche se mi costerà la vita. La nostra vita non vale più di quella di un bambino", ha concluso. Il leader dell'Anp non può andare nella Striscia da diversi anni, cioè dalle elezioni del 2006, quando Hamas ha preso il controllo della Striscia.

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