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A 22 anni è la prima recluta inglese a morire tra le fila dell’Isis: la storia di Rowan

Secondo fonti ufficiali, la ragazza, unitasi a Dash lo scorso anno, sarebbe morta nei giorni scorsi in Iraq nel corso di un bombardamento aereo. La figlia e il marito sarebbero sopravvissuti.
A cura di Ida Artiaco
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Rowan Kamal Zine El Abidine
Rowan Kamal Zine El Abidine

Si era unita lo scorso anno all'Isis, convincendo anche la figlia e il marito a trasferirsi in Medioriente per dare una mano alla causa degli uomini di Daesh. Ma la sua esperienza è durata poco, perché Rowan Kamal Zine El Abidine, studentessa di medicina inglese di 22 anni, è deceduta nei giorni scorsi nel corso di un bombardamento aereo in Iraq, anche se non è specificato il posto preciso. Tuttavia, si pensa che l'attacco sia avvenuto nei pressi di Mosul, dove si nascondano in genere i foreign fighters. Lo sostengono fonti ufficiali del Foreign Office. La piccola e il coniuge, invece, sarebbero sopravvissuti. Rowan è diventata così la prima recluta femminile britannica a morire in nome dello Stato islamico. I suoi familiari, che vivono in Sudan, paese d'origine della ragazza, hanno esposto fuori dalle loro case delle tende in segno di lutto.

Rowan Kamal Zine El Abidine, prima di unirsi ai jihadisti, aveva lasciato la Gran Bretagna per studiare medicina all'Università di Khartoum, capitale del Sudan. Lo scorso anno, la ragazza insieme ad altri otto studenti inglesi aveva deciso di lasciare tutto e diventare una recluta dello Stato islamico. Da qui è partita prima alla volta della Turchia, poi della Siria e infine si è trasferita in Iraq. Il loro obiettivo era quello di lavorare nelle strutture ospedaliere di Daesh per curare gli uomini del Califfato malati o feriti nel corso delle loro incursioni.

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