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A 19 anni si oppone al matrimonio combinato col cugino e denuncia la famiglia: lo zio la uccide in strada

A 19 anni Fatima Tehreem è stata uccisa dallo zio materno per essersi opposta a un matrimonio combinato con un cugino. La ragazza aveva scelto di sposare un altro cugino e aveva denunciato la famiglia che l’aveva minacciata.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Immagine di repertorio
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La 19enne Tehreem Fatima, residente a Malka Hans, è stata uccisa dallo zio mentre si recava in tribunale nella provincia orientale del Punjab, in Pakistan. La ragazza aveva denunciato la famiglia che voleva imporle un matrimonio combinato che lei aveva rifiutato. Secondo quanto si apprende dalla stampa estera, la giovane era stata promessa in sposa al figlio di suo zio materno, Shah Nawaz.

La ragazza aveva rifiutato il matrimonio combinato con il cugino per concedersi in sposa a un altro cugino, Zahid Abbas, con il quale aveva una relazione. Per fuggire dalla famiglia che l'aveva minacciata, la ragazza era andata a vivere dal fidanzato Zahid, ma il suocero lo aveva denunciato per rapimento. Sabato, quando la 19enne è uscita di casa per recarsi in tribunale e deporre davanti al magistrato per scagionare il compagno, il suocero l'ha raggiunta e uccisa a colpi di pistola in strada, per poi fuggire nel trambusto. L'uomo è stato arrestato qualche ora dopo.

Ogni anno in Pakistan sono tantissime le donne che vengono uccise per aver rifiutato un matrimonio combinato. In Italia il caso di riferimento è quello di Saman Abbas, la giovane di 18 anni di origine pachistana uccisa dalla famiglia per essersi opposta a un'unione combinata con il cugino. La ragazza, che viveva a Reggio Emilia, aveva scelto di sposare il fidanzato Saquib ed era tornata a casa per provare a riallacciare il rapporto con i familiari e ottenere i documenti che le sarebbero serviti per partire verso la Francia.

La famiglia aveva però ordito un piano per ucciderla e nascondere il corpo. Nell'aprile del 2021, la ragazza è stata assassinata nelle serre poco lontano dall'abitazione di famiglia di Novellara e il suo corpo è stato nascosto in un casolare. I resti sono stati ritrovati due anni dopo. Nell'aprile del 2018, Sana Cheema, una giovane di 26 anni di origini pachistane, fu uccisa nella provincia del Punjab dal padre e dai familiari che non avevano accettato la sua volontà di opporsi a un matrimonio combinato. Cheema voleva infatti sposare il fidanzato che viveva in Italia.

L'ultimo caso verificatosi nel nostro Paese risale al mese di dicembre scorso, quando una ventenne di origini pachistane era stata minacciata di morte dalla famiglia che voleva costringerla a nozze combinate. Anche questa volta, il tutto si è verificato a Novellara, paese dove è morta a 18 anni Saman Abbas.

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