I russi hanno ucciso 20 civili in fuga in auto da Kharkiv, tra loro 10 bambini. La denuncia di Kiev
Le truppe russe hanno bombardato un convoglio di evacuazione di civili nel Nord-Est dell’Ucraina, uccidendo 20 persone, tra cui almeno 10 bambini. A riferirlo è stato il capo dei servizi di sicurezza (Sbu) di Kiev, Vasily Malyuk, citato dall'Ukrainska Pravda. L'attacco – si tratterebbe del secondo convoglio di civili colpito negli ultimi due giorni – sarebbe avvenuto nel distretto di Kupiansy.
"Atto crudele che non può essere giustificato"
La conferma arriva anche dal governatore della regione di Kharkiv, Oleh Syniehubov, come riporta l’agenzia Unian. "Secondo i dati preliminari, 20 persone sono rimaste uccise nelle loro auto. Sul posto si sono recati agenti delle forze dell’ordine ed esperti. Sono in corso le indagini. Gli occupanti hanno colpito i civili che cercavano di fuggire ai bombardamenti. Questo è una brutalità che non ha giustificazione", ha scritto su Telegram il governatore.
Raid russi a Kharkiv
Le forze di Putin si sono ritirate dalla maggior parte della regione di Kharkiv dopo il successo della controffensiva ucraina del mese scorso, ma hanno continuato a bombardare l’area. I raid si sono intensificati questa settimana, mentre il Cremlino si apprestava ad annettere quattro regioni ucraine nell’est e nel sud del Paese, già sotto il suo controllo totale o parziale (cioè Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia).
Le truppe ucraine entrano a Lyman
Nel frattempo le truppe ucraine sono "entrate" a Lyman, città chiave in mano ai russi nella regione orientale di Donetsk. Lo afferma l'esercito di Kiev. La bandiera ucraina sventola all'ingresso della città: è quanto si vede in un video postato sui social in cui due soldati ucraini sventolano il vessillo festeggiando l'avanzata nella località strategica.