140 milioni di anni cancellati per un video: vandali al parco nazionale ora rischiano il carcere

Saranno condannati per aver distrutto formazioni rocciose di 140 milioni di anni nel parco nazionale di Lake Mead, in Nevada. Ripresi in un video virale, rischiano fino a un anno di carcere e 100.000 dollari di multa. Il gesto ha suscitato l’indignazione pubblica negli USA, e non solo…
A cura di Biagio Chiariello
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Saranno condannati per un gesto che ha indignato l’opinione pubblica americana: hanno distrutto, per gioco o per incoscienza, un pezzo di storia della Terra. Wyatt Clifford Fain, 37enne, e Payden David Guy Cosper, 31 anni, sono stati ripresi mentre spingevano a terra enormi blocchi di arenaria rossa nel Lake Mead National Park, in Nevada, danneggiando formazioni rocciose antichissime, risalenti a oltre 140 milioni di anni fa. Il loro atto vandalico, compiuto in un’area protetta a livello federale nell'aprile dello scorso anno, ha fatto il giro del web, suscitando un’ondata di sdegno e rabbia.

Le immagini, diventate virali in poche ore, mostrano i due uomini in cima alle fragili strutture rocciose: si piegano, ridono e spingono con forza, mentre grossi frammenti si staccano e si schiantano al suolo. Una bambina, probabilmente figlia di uno dei due, urla spaventata: "Papà, non cadere!". Ma il danno è già fatto: milioni di anni di processi geologici cancellati in pochi secondi.

Una giuria li ha riconosciuti colpevoli di danneggiamento e depredazione di proprietà federale dopo un processo durato due giorni. Ora rischiano fino a un anno di carcere, una multa di 100.000 dollari o addirittura entrambe le sanzioni. La sentenza definitiva sarà pronunciata l’8 luglio.

Il loro legale, Ross Goodman, ha tentato di minimizzare, dichiarando alla CNN che non c’erano cartelli che indicassero l’area come protetta. "Il mio assistito non sapeva che spingere un masso fosse reato – ha detto – l’ha scoperto solo quando i Marshall si sono presentati alla sua porta quattro mesi dopo". Ma per le autorità non ci sono scuse: l’ignoranza non giustifica la devastazione.

"È un gesto assurdo, ripugnante", ha commentato John Haynes, portavoce del Lake Mead National Recreation Area. "Ci vogliono milioni di anni perché queste meraviglie si formino. Bastano pochi istanti, e un paio di idioti, per distruggere tutto. È un insulto alla natura, e al nostro patrimonio collettivo".

Il parco si estende per oltre 1,5 milioni di acri – montagne, canyon, laghi e valli – ed è impossibile sorvegliarlo in ogni punto. Per questo, Haynes lancia un appello: "Chi assiste a gesti simili, documenti tutto. Fotografate, filmate. La natura va difesa anche con il nostro sguardo".

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