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100 miliardi per il clima: così la Germania prova a salvare il pianeta

La Germania lancia un piano da 100 miliardi di euro per il clima. Dopo 18 ore di negoziati i partiti della coalizione di governo guidati dalla cancelliera Angela Merkel hanno raggiunto un accordo per un pacchetto da 100 miliardi entro il 2030 “per la protezione del clima e la transizione energetica”.
A cura di Susanna Picone
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Cento miliardi di euro per il clima: la Germania è pronta a compiere un primo passo a favore dell’ambiente e nella lotta ai cambiamenti climatici. Dopo una riunione fiume lunga 18 ore i partiti della coalizione di governo guidata da Angela Merkel hanno raggiunto un accordo per un pacchetto da 100 miliardi di euro entro il 2030 “per la protezione del clima e la transizione energetica”. Uno sforzo, condensato in un documento “green” di 22 pagine, che dovrebbe permettere a Berlino di accelerare la riduzione delle sue emissioni, finora nettamente al di sotto degli obiettivi fissati.

Cosa prevede il pacchetto di misure salva-clima della Germania

Tra le prime voci del pacchetto per il clima c'è la mobilità sostenibile che prevede aumenti dell'Iva sui biglietti aerei e diminuzione sulle tariffe ferroviarie a partire dal prossimo primo gennaio. Dal 2021 è prevista l'introduzione del sistema del commercio dei certificati di emissione, come in Ue. Sempre dal 2021 la benzina e il diesel saranno più cari di 3 centesimi mentre dal 2026 di 10 centesimi al litro. La strategia del governo include anche una serie di misure per ridurre le emissioni di gas serra nell'edilizia, in agricoltura, nell'industria e nei trasporti. Intanto il governo proverà a dare una spinta allo sviluppo della produzione di energia pulita (solare, eolica o biomassa), la cui quota nella produzione di elettricità nazionale dovrà salire dall'attuale 40 percento al 65 percento nel 2030. Riguardo le emissioni di CO2, Berlino si era impegnata a ridurle del 40 percento rispetto al 1990. Finora questo obiettivo è stato disatteso e le emissioni sono state tagliate solo di un terzo. L’obiettivo è diminuirle del 55 percento entro il 2030. La Germania aveva inoltre già deciso di abbandonare il carbone entro il 2038, anche se deve ancora programmare la chiusura delle miniere e delle centrali, e un’altra delicata scelta sarà quella dell'uscita dal nucleare che dovrà avvenire entro il 2022.

Angela Merkel: "Non viviamo in modo sostenibile"

“Oggi non viviamo in modo sostenibile”, ha detto Angela Merkel nell'illustrare le misure per la tutela dell'ambiente concordate dopo la lunga maratona della coalizione di governo a Berlino. La cancelliera tedesca ha proseguito dicendo che non sono stati raggiunti gli obiettivi dichiarati nel 2007 che prevedevano una riduzione del 40 percento delle emissioni entro il 2020, ma nonostante ciò si intende perseguire l'obiettivo di ridurre le emissioni del 55 percento entro il 2030 e diventare neutrali entro il 2059.

Migliaia in piazza in tutto il mondo per il clima

Da Merkel sono arrivati complimenti a Greta Thunberg, la giovane attivista svedese che ha dato il via ai venerdì di sciopero per il clima: “Se c’è qualcosa che mi impressiona – e lo dico da scienziata naturale – allora è quello che sta dicendo Greta Thunberg, ossia ‘Unite behind science’, unitevi dietro la scienza”. Le lodi della leader tedesca per l’attivista svedese arrivano nel giorno del nuovo sciopero globale per i cambiamenti climatici che si sta svolgendo in migliaia di località in tutto il mondo. Migliaia di studenti sono scesi in strada in Germania, come in tante altri Paesi, dall’Australia alla Thailandia, dall’Indonesia all’India, per lo sciopero globale in vista del summit Onu sul clima, in programma da lunedì a New York. Greta Thunberg guida le manifestazioni proprio a New York.

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