Esplode la moda del “knockout game”: pugni agli sconosciuti in mezzo alla strada
Alcuni lo considerano un gioco, ma dovremmo chiamarlo con il suo vero nome: violenza pura. Stiamo parlando del "knockout game", un allarmante fenomeno che ha preso piede in molte città italiane ed è stato "importato" dagli Stati Uniti. Negli USA si contano già tre morti; in Italia, fortunatamente, la situazione non è altrettanto grave. Il KO Game consiste in questo: dei ragazzini aggrediscono per strada dei semplici passanti. L'obiettivo è stenderli con un pugno: senza preavviso, senza ragione, solo per dimostrare agli amici di essere sufficientemente "coraggiosi" (o meglio, vigliacchi). Casi sono stati segnalati a Roma, Brescia, Napoli, Genova e Torino.
A Roma sono stati segnalati diversi episodi, in particolar modo a Trastevere, dove la rissa è sfociata nel rogo di ben 5 motorini. A Brescia una banda di 4 ragazzi ha picchiato a freddo due clienti di mezza età seduti al tavolino di un bar del centro. Successivamente i quattro hanno rincarato la dose in una trattoria, dove però hanno trovato pane per i loro denti: un ex rugbista non molto d'accordo a farsi picchiare da un gruppo di adolescenti. A Susa, in provincia di Torino, un 14enne durante l'intervallo ha confidato a un amico: "Ho voglia di picchiare qualcuno, adesso dò un pugno a quello lì". Lo ha fatto, ma è stato denunciato. Un caso analogo a Castellammare, in provincia di Napoli, sempre in una scuola. Un altro caso eclatante a Venezia, all'uscita del centro commerciale La Piazza di Favaro Veneto, dove in due giorni si sono registrate due aggressioni. Racconta un uomo a Venezia Today: "Uno sconosciuto si è avvicinato a mio figlio e gli ha chiesto “Hai problemi?”. Senza aspettare oltre è stato colpito in faccia da un unico pugno". Stesso copione poco dopo. "Hai problemi?", la domanda a un ventenne. Poi il pestaggio.