Esodati, stop all’allargamento delle tutele: non ci sono risorse
La commissione Bilancio della Camera oggi ha bocciato l'emendamento alla legge di stabilità che ampliava la platea degli esodati da salvaguardare votato nei giorni scorsi all'unanimità dalla Commissione lavoro di Montecitorio durante la discussione del ddl e contro il parere del Governo. Come si temeva infatti la commissione bilancio ha giudicato inammissibile la modifica fatta dai colleghi in quanto non aveva sufficienti garanzie di copertura finanziaria richieste per un intervento del genere. Come ha spiegato il vicepresidente della commissione Lavoro, Giuliano Cazzola, che già si era detto contrario all'emendamento "la commissione Bilancio della Camera ha dichiarato inammissibili due emendamenti alla legge di Stabilità" per mancanza di risorse. Uno riguardava appunto l'estensione delle salvaguardie ad altre categorie di esodati ora escluse dai provvedimenti del Governo, l'altro invece riguardava un altro tema scottante che ha fatto discutere, quello della ricongiunzione contributiva onerosa. Cazzola comunque appare fiducioso in un compromesso visto che ha annunciato la presentazione di un ricorso, in attesa che venga indicata dai relatori "ogni possibile misura correttiva degli errori compiuti in proposito" per la parte economica negoziando però con l'Esecutivo gli interventi correttivi "come si sarebbe dovuto fare fin dall'inizio di questa complessa vicenda".
Ancora incertezza sui calcoli – Insomma tra passi avanti e marce indietro continua il dibattito politico attorno al tema dei lavoratori che hanno lasciato il lavoro a seguito di accordi per andare in pensione, ma che a causa della riforma previdenziale si trovano ora senza uno né l'altro. Sicuramente la battaglia in Parlamento e con il Governo non finirà qui. Dopo l'iniziale confusione sui numeri reali della platea degli esodati, infatti, Fornero aveva già ammesso alcuni errori di calcolo per quanto riguarda quest'anno provvedendo a varare un nuovo provvedimento e arrivando ad un totale di 120mila tutelati. Il fatto è che inizialmente nella categoria degli esodati erano stati collocati tutti quei lavoratori che comparivano negli accordi ministeriali, senza tenere conto delle centinaia di altre intese siglate a livello territoriale da Regioni e Province che garantivano i lavoratori sul loro futuro e che al momento restano in gran parte ancora sconosciuti al Governo.
Il nodo degli esodati nei prossimi anni – Lo stop della commissione “dimostra come qualsiasi strada si tenti questa venga preclusa" lamenta il capogruppo del Pd in commissione Lavoro, Cesare Damiano, ricordando che il problema resta quello di trovare le risorse per i lavoratori chi si troveranno nelle stesse condizioni tra il 2013 e il 2014. "Noi dobbiamo proseguire per garantire ai lavoratori rimasti senza lavoro e senza pensione un diritto sacrosanto” continua Damiano che propone di contabilizzare i risparmi prodotti dalla riforma del sistema pensionistico proprio per sanare la posizione degli esodati.