Esodati, la Fornero assicura: “risolverò entro giugno”
La soluzione al problema degli esodati potrebbe arrivare presto nel giro di qualche mese, il Governo è già al lavoro su una norma ad hoc che potrebbe risolvere l'importante nodo di quei cittadini rimasti nel limbo tra lavoro e pensione che dopo aver accettato un accordo per prepensionamento o mobilità al suo scadere si ritroveranno senza alcun introito. Dopo le critiche arrivate da più parti e l'annunciato dello sciopero unitario dei sindacati, il Ministro del lavoro ha promesso di voler risolvere entro breve tempo la questione, al massimo entro il 30 giugno.
Problema esodati risolto entro giugno – "Non ho dimenticato gli esodati" ha assicurato la Fornero intervistata questa mattina in una trasmissione radiofonica, ma ha anche voluto ricordare a tutti che il tempo a disposizione è ancora molto visto che per quest'anno "nessuna di queste persone sarà costretta a cambiare qualcosa". Elsa Fornero parlando del problema degli esodati, che in parte riguarda anche aziende pubbliche come Poste ed Enel, ha precisato che dal Governo "l'ultima cosa che vogliamo fare è spaccare il Paese" e ha confermato l'impegno precedentemente assunto di trovare una soluzione adeguata entro giugno.
Il problema dei fondi a disposizione – Il problema fondamentale come già ricordato più volte resta quello dei fondi a disposizione, "bisogna trovare le risorse per consentire al più ampio numero di queste persone di accedere alla pensione con le regole precedenti" ha detto il Ministro. Il fatto è che come molti hanno sottolineato il numero degli esodati si è rivelato enormemente maggiore di quello preventivato dal Governo con la riforma delle pensioni, e con i nuovi criteri di accesso agli ammortizzatori sociali della riforma del lavoro se non si troverà una soluzione le cose potrebbero peggiorare.
Fornero difende la riforma del lavoro – Fornero ha confidato di sentirsi a disagio per la tensione sociale che si sta creando e ricorda come spesso il Governo appare come formato da freddi tecnici quale in realtà non è, visione che purtroppo deriva dal fatto che "quando si devono risolvere i problemi generali qualche volta non si ha il tempo di occuparsi di quelli particolari". In generale però il Ministro difende la riforma del lavoro che "si propone di contrastare la precarietà e quindi aiuta i giovani" e ricorda come il lavoro del Governo sia stato portato avanti "sempre con un dialogo sincero con i sindacati senza dare mai un'impostazione ideologica alla discussione".