Esodati, arriva l’accordo: la copertura economica anche dalle pensioni più ricche
Finalmente sembra ci sia la svolta nel nodo esodati, dopo la bocciatura dell'emendamento alla legge di stabilità per problemi di copertura finanziaria, i relatori hano presentato un nuovo emendamento questa volta con una copertura adeguata che è stata «certificata» dalla Ragioneria generale dello Stato. Eliminato l'articolo che inseriva tra gli esodati coloro che sono stati licenziati prima del 2011 in seguito al fallimento, ad una procedura concorsuale o per cessazione d'impresa, come chiedeva la Ragioneria, mentre rimangono tra quelli da salvaguardare coloro che sono entrati in mobilità entro il 4 dicembre 2011. Per la copertura economica previsto l'uso degli eventuali risparmi derivanti dai nove miliardi già stanziati attraverso politiche attive per la reintroduzione sul posto di lavoro. Nel caso però che questi siano insufficienti, prevista anche una clausola automatica di deindicizzazione delle pensioni più ricche, cioè quelle superiori a 6 volte il minimo, equivalente a 3000-3500 euro lordi mensili, già bloccate fino al 2014 nel decreto salva Italia. Su quest'ultimo punto però i limiti precisi saranno discussi all'inizio del prossimo anno quando si discuteranno le eventuali necessità per il 2014. Soddisfazione da parte del governo è arrivata per bocca del viceministro del lavoro Michel Martone che ha giudicato l'accordo come "un importante passo avanti" ricordando che "è stato deciso di destinare tutte le risorse alla risoluzione dei casi più difficili".