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Escherichia coli: i germogli di soia sono i vettori dell’epidemia

Gert Lindemann, Ministro dell’Agricoltura della Bassa Sassonia, ha rivelato che l’epidemia di Escherichia coli sarebbe stata veicolata da alcuni germogli di soia prodotti da una cooperativa tedesca. Intanto cresce il numero delle vittime e dei contagi.
A cura di Alfonso Biondi
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Health Authorities Seek Clues To EHEC Outbreak

Le autorità mediche hanno imboccato la via giusta. Ne è convinto Gert Lindemann, Ministro dell'Agricoltura della Bassa Sassonia, che ha rivelato che a causare l'epidemia di Escherichia coli sarebbero stati alcuni  germogli di soia mangiati crudi. L'annuncio durante una conferenza stampa ad Hannover. "Il prodotto- ha dichiarato il ministro- è stato fornito in tutte le località in cui si sono verificate vaste infezioni di Ehec". Sotto i riflettori una cooperativa biologica che ha prodotto e distribuito i germogli da consumare crudi in 5 stati federali. I primi test rivelerebbero che i prodotti della cooperativa sarebbero responsabili dell'epidemia, ma altri esami il cui esito verrà diffuso tra qualche ora forniranno informazioni più precise.

La cooperativa, che si trova nella provincia di Uelzen (tra Amburgo e la Hannover), è stata chiusa e i suoi prodotti sono stati ritirati dal mercato. L'azienda agricola in questione produceva e distribuiva non solo semi di soia, ma anche di altro genere. Due dipendenti, inoltre, hanno accusato una forte diarrea e una di loro è risultata infetta dall'Escherichia coli.

La Germania lancerà quindi un avvertimento attraverso il sistema di allerta europeo dell'alimentazione riguardante il nuovo presunto vettore del batterio. Per martedì 7 giugno la Commissione europea ha convocato una riunione del Comitato di gestione in cui verranno discussi i provvedimenti da porre in essere per fronteggiare la crisi nel settore ortofrutticolo che sta risentendo moltissimo dell'allarmismo creato dall'epidemia.

Intanto sale il numero delle vittime e dei contagi. Secondo gli ultimi dati diffusi dal Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie, le persone che fino ad ora hanno perso la vita a causa del batterio killer sono salite a 22. Il Paese più colpito resta la Germania che ha fatto registrare 21 morti; l'altra vittima è di nazionalità svedese. In aumento anche i contagi che toccano quota 2.263 (+ 435 rispetto al precedente bilancio).

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