Erri De Luca confessa: “Ho partecipato ai sabotaggi No Tav”
Dopo le sue parole sui sabotaggi anti Tav in Val di Susa e le relative denunce e polemiche politiche, lo scrittore Erri De Luca si confessa in un'intervista a Repubblica in cui ammette la sua partecipazione alla lotta No tav e alle dimostrazioni degli attivisti per bloccare l'opera infrastrutturale che dovrebbe collegare Torino a Lione. "Un intellettuale deve essere coerente e mettere in pratica ciò che sostiene", per questo "anch'io ho partecipato a forme di sabotaggio in Val di Susa" ha rivelato lo scrittore spiegando la sua posizione sulla questione. "Il termine sabotaggio fa parte di una lunghissima tradizione di lotte del movimento operaio e sindacale" ha dichiarato De Luca, spiegando di aver semplicemente "fatto una constatazione".
"In una valle che vive uno stato d'assedio e militarizzata per difendere un'opera inutile e dannosa, e dove non ci sono altri modi per farsi ascoltare, si ricorre al sabotaggio" ha sottolineato senza mezzi termini lo scrittore, aggiungendo "Io non uso le parole a caso. Le parole hanno un peso". Affrontando poi il delicato tema delle responsabilità di un intellettuale e del confine che passa fra la coerenza delle proprie convinzioni, la possibilità di cambiare opinioni e l'opportunismo di ritornare sui propri passi, De Luca ha rivelato "Ho fatto i blocchi stradali in Val di Susa insieme ai vigili urbani, madri di famiglia e maestri elementari". "In Italia c'è un leader politico che invita a imbracciare i fucili, ma di fronte alle sue parole nessuno reagisce" ha poi attaccato De Luca che al senatore del Pdl Giuseppe Esposito che ha invitato a boicottare i suoi libri ha risposto: "Penso che inviti a boicottare un prodotto che non conosce".